E’ di due persone arrestate, decine di persone fermate e controllate e lo smantellamento dei “bunker” dello spaccio il bilancio dell’operazione Alto Impatto che ha visto impegnati i carabinieri nella 219 di Melito, considerata una delle roccaforti del clan Amato-Pagano. In manette sono finiti Armando Musella, 40enne, e Salvatore Marano, 33enne, resisi entrambi responsabili di ripetute violazioni alla misura dell’affidamento in prova ai servizi sociali a cui erano sottoposti: Musella per resistenza a pubblico ufficiale e lesioni personali, Marano per detenzione ai fini di spaccio di sostanza stupefacente. I carabinieri della compagnia di Giugliano, agli ordini dal capitano Antonio De Lise, e quelli di Melito guidati dal tenente Francesco Iodice, con l’ausilio dei pompieri del comando di Ponticelli e del distaccamento di Fuorigrotta, hanno abbattuto alcuni manufatti sorti abusivamente come cancelli e inferriate utilizzati, presumibilmente, per rendere di difficile accesso alle forze dell’ordine appunto, l’ingresso nei fortini dello spaccio.
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