Si continua a indagare sull’omicidio di Noemi Durini, la 17enne di Specchia, in provincia di Lecce, scomparsa il 3 settembre e ritrovata morta mercoledi’ scorso nelle campagne di Castrignano del Capo. Per oggi e’ prveista l’autopsia e intanto gli inquirenti, che avrebbero acquisito nuove immagini filmate, intendono accertare se il fidanzato 17enne della ragazza, reo confesso dell’omicidio, abbia avuto un complice. Il giovane, accusato di omicidio volontario aggravato dalla premeditazione, dalla crudelta’ e dai futili motivi, e’ stato, condotto nell’istituto penale minorile di Bari, in attesa di essere trasferito in un’altra struttura fuori dalla Puglia, come disposto il gip del Tribunale dei minorenni di Lecce, Ada Colluto, che nei giorni scorsi ha convalidato il fermo del 17enne. Il padre di quest’ultimo e’ indagato per occultamento di cadavere, un atto dovuto per poter procedere agli accertamenti investigativi. E’ attesa per oggi l’autopsia sul corpo di Noemi da parte del medico legale Roberto Vaglio. L’esame autoptico potrebbe chiarire le cause della morte della 16enne. Il suo fidanzato ha dichiarato di averla colpita con un coltello e con una pietra, ma l’esame radiografico eseguito nei giorni scorsi non avrebbe confermato la morte dovuta a traumi alla testa.
Articolo pubblicato il giorno 19 Settembre 2017 - 07:23