A tre giorni dall’omicidio del 52enne Giuseppe Raimo avvenuto al parco Verde di Caivano gli investigatori cominciano ad avere un quadro più chiaro. Dalle indagini, condotte dagli agenti del commissariato di Afragola, è venuto fuori che con molta probabilità la vittima conoscesse il suo assassino e che questi lo aspettasse sotto casa forse per un chiarimento che poi si è trasformato in un omicidio. Giuseppe Raimo, ben noto alle forze dell’ordine per i suoi precedenti di polizia, non era legato ad alcun clan e il fatto che si stato ucciso con un solo colpo di pistola al torace fa pensare sicuramente alla lite diventata omicidio. Raimo è stato centrato al torace e questo significa che era di spalle quando l’assassino ha fatto fuoco. Probabilmente dopo la discussione stava andando via. La polizia sta cercando di ricostruire, dopo aver sentito familiari, conoscenti e amici della vittima, attraverso l’analisi del suo cellulare i rapporti di Raimo. E soprattutto se ci siano telefonate e contatti tra sms e chat con personaggi legati alla criminalità orgaizzata. Allo stesso tempo si sta cercando di avere qualche immagine utile alle indagine guardando i filmati delle telecamere pubbliche e private poste lungo la zona dell’omicidio.
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