Notizie a pagamento sempre piu’ vicine su Facebook, anche in Italia: partiranno a breve i primi test del social network in questo senso insieme a 10 partner editoriali mondiali. Dopo le prime indiscrezioni trapelate quest’estate, la sinergia con gli editori prende forma ed e’ pronta per una fase di rodaggio prima del lancio piu’ ampio. Ad anticiparne qualche dettaglio e’ stata la compagnia californiana in un incontro nella sede di Milano. “Le persone vogliono informazione di qualita’ e credibile sulla nostra piattaforma”, afferma Alex Hardiman, dieci anni di New York Times sulle spalle e oggi alla guida dei prodotti editoriali per Facebook. Di qui la mano tesa a giornali e altre testate non solo per una maggiore visibilita’ ma anche per garantire agli editori un ritorno economico piu’ massiccio. E per scrollarsi di dosso l’etichetta di veicolo delle famigerate “fake news” che stanno incrinando la fiducia degli utenti proprio nei confronti dei social in generale. Quella che sta per partire, spiega Hardiman, sicuramente “entro l’anno”, e’ una sperimentazione di primi modelli di abbonamento per le notizie agli editori insieme a 10 partner di Stati Uniti ed Europa. Anche editori italiani “potrebbero essere coinvolti”. Due i modelli di pagamento che saranno testati, per ora sul formato degli Instant Articles: il primo e’ quello del “paywall”, gia’ adottato da diverse testate online, come il Nyt, che consentira’ di leggere gratis fino ad un certo numero di articoli. Il secondo e’ la modalita’ “freemium”, in base alla quale saranno gli editori a decidere quali contenuti offrire gratis sul social network e quali a pagamento. La transazione economica non avverra’ su Facebook e il 100% dei ricavi, assicura la compagnia, andra’ agli editori. Cosi’ come pure tutte le informazioni sugli utenti che accedono alle news. Agli editori la scelta su cosa far pagare, quanto e come, anche con strumenti come PayPal. Il ritorno per Facebook? Sara’ ugualmente molto prezioso perche’ l’investimento sulla credibilita’ e sull’autorevolezza delle news che circolano, e diventano virali, sulla sua piattaforma e’ il primo antidoto contro il dilagare delle notizie false e fuorvianti. La mano tesa di Facebook agli editori si gioca infatti anche su questo fronte. In Italia, spiega Tessa Lyons, product manager del News Feed di Facebook, la compagnia “sta lavorando” per adottare un sistema di segnalazione delle fake news veloce e immediato. Ma occorre ancora aspettare per avere novita’ su un partner italiano per la verifica delle notizie, il “fact checking”, sulla scia di esperimenti come quelli gia’ attivati in Stati Uniti e Francia. I test in corso, anche se non ancora nel nostro Paese, sono diversi. Dal logo della testata, elemento di riconoscibilita’ della fonte che compare accanto al titolo delle news che compaiono nella sezione di Tendenze, alla presenza di articoli correlati che offrono punti di vista alternativi su una notizia che potrebbe essere falsa.
Articolo pubblicato il giorno 27 Settembre 2017 - 20:17