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Nel giorno di San Gennaro, la storia de santo patrono di Napoli in onda su Rai Cultura

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Nel giorno di San Gennaro, Rai Cultura manda in onda la puntata della serie “La croce e la spada” dedicata al santo patrono di Napoli. (Martedì 19 settembre alle ore 18.00 su Rai Storia). Il racconto. La storia del santo si basa su due documenti cristiani: gli Atti Bolognesi e gli Atti Vaticani. I primi attestano che un Gennaro, vescovo di Benevento, fu martirizzato sotto l’imperatore Diocleziano. Si stava recando a Miseno con due altri religiosi a fare visita a un diacono incarcerato, ma venne imprigionato con i compagni e condannato a essere sbranato dalle belve nell’anfiteatro di Pozzuoli. Poi i Romani optarono per la decapitazione presso l’attuale Solfatara. Il suo corpo fu seppellito nell’Agro Marciano (oggi Fuorigrotta) e traslato nel V secolo nelle catacombe napoletane di Capodimonte.  Negli Atti Vaticani, un episodio mitico lo presenta come capace di dominare il fuoco (e quindi anche il Vesuvio): il giudice Timoteo di Nola lo avrebbe fatto gettare in una fornace ardente, dalla quale Gennaro uscì illeso, senza nemmeno le vesti bruciate. La vita di San Gennaro si basa su numerose fonti, molte delle quali assumono carattere leggendario. La sua esistenza storica, la sua dignità episcopale, il suo martirio e la sepoltura in Napoli sono però fuori da ogni controversia. Sul fronte artistico, migliaia di opere d’arte riguardano San Gennaro. Molte sono di scuola napoletana, e il suo è considerato il più ricco patrimonio artistico del mondo riguardante un santo. Il pezzo più prezioso è la mitra tempestata con 3.840 pietre preziose. Le sue reliquie sono conservate nella Reale Cappella del Tesoro di San Gennaro, all’interno del Duomo di Napoli. Si tratta di una delle più importanti chiese della città, sia da un punto di vista artistico sia culturale, e ospita tre volte l’anno il rito dello scioglimento del sangue di san Gennaro. Opera notevole è anche la Basilica di San Gennaro Extra Moenia. Edificio paleocristiano che collegava la città dei vivi e quella dei morti, oggi è una porta tra passato e futuro che ha riaperto il quartiere della Sanità al resto di Napoli.


Articolo pubblicato il giorno 18 Settembre 2017 - 18:10
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