Una festa religiosa, una celebrazione laica e popolare e un’attrazione per i tanti turisti che continuano ad affollare Napoli in quest’ultimo scorcio d’estate. Torna a Napoli, come ogni 19 settembre, la festa di San Gennaro, Santo patrono della città, dell’Arcidiocesi di Napoli e della Campania. Con la festa torna anche l’attesa per il “miracolo” dello scioglimento del sangue del Santo, prodigio che avviene tradizionalmente tre volte l’anno: il sabato che precede la prima domenica di maggio, il 19 settembre e il 16 dicembre. Il sangue è conservato da secoli nel Duomo in un’ampolla all’interno della Cappella del Tesoro di San Gennaro, non appartenente alla Curia arcivescovile ma all’intera città, rappresentata dalla Deputazione presieduta dal sindaco di Napoli. I riti solenni per la festività di San Gennaro inizieranno lunedì 18 settembre: alle 16.30, nei pressi della chiesa delle Sacramentine in via Duomo, dove ha sede il Comitato diocesano San Gennaro presieduto da Carminantonio Esposito, l’assistente spirituale del Comitato monsignor Antonio Tredicini, canonico della Cattedrale, accoglierà monsignor Antonio Di Donna, vescovo di Acerra, la Diocesi che quest’anno offre l’olio per la lampada votiva, nonché i sindaci e i fedeli di quel territorio. Tutti si porteranno in piazza Filangieri per il tradizionale omaggio ai Caduti e, successivamente, nella chiesa di San Giorgio Maggiore, in via Duomo angolo Forcella, da dove, in processione, raggiungeranno il Duomo. Qui, alle 18, avrà luogo il rito vigiliare della celebrazione dei Primi Vespri, presieduta dall’arcivescovo di Napoli, cardinale Crescenzio Sepe. Il vescovo di Acerra Di Donna terrà l’omelia. Terminati i Vespri, dopo la venerazione delle reliquie del Santo nella Cripta, tre staffette di tedofori del Centro sportivo italiano, provenienti dal Santuario di San Gennaro alla Solfatara, dalle Catacombe di San Gennaro e dalla chiesa di San Gennaro ad Antignano, procederanno all’accensione della lampada votiva sul sagrato del Duomo. Il 19 settembre, dopo la celebrazione della prima Messa alle 8, un prelato della Cappella del Tesoro procederà alla lettura della Passione di San Gennaro e, successivamente, alle ore 9.45, il cardinale Crescenzio Sepe si recherà nella Cappella del Santo dove, con l’ausilio dell’abate della Cappella monsignor Vincenzo De Gregorio, del sindaco Luigi de Magistris e del vicepresidente della Deputazione don Riccardo Carafa d’Andria, provvederà all’apertura della cassaforte che contiene il reliquiario con le ampolle del sangue. Successivamente le ampolle e il busto saranno portate in processione sull’altare maggiore della Cattedrale dove il cardinale, alle ore 10, presiederà la solenne celebrazione eucaristica e, al termine, se avverrà l’auspicato scioglimento del sangue, darà l’annuncio dell’evento insieme a un membro della Deputazione che sventolerà il tradizionale fazzoletto bianco. Dalle ore 16 alle ore 18.30 le ampolle con il sangue verranno offerte alla venerazione dei fedeli. Alle ore 18.30 si terrà la celebrazione eucaristica presieduta da un vescovo ausiliare di Napoli. Da mercoledì 20 a lunedì 25 settembre, si svolgerà l’Ottavario di Ringraziamento: alle ore 9 esposizione delle reliquie e celebrazione eucaristica nella Cappella del Santo, dalle ore 9.30 alle 12.30 e dalle 16.30 alle 18.30, in Cattedrale, venerazione delle reliquie e celebrazione delle Messe alle ore 10, 12 e 18.30.
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