Il capo della banda del bancomat sgominato ieri dai carabinieri del Vomero, era lo specialista Massimiliano Avallone, 48 anni di Bacoli, che dopo anni di galera e gavetta criminale era in grado di scassinare ogni serratura e aggirare i sofisticati sistemi antifurto delle banche. Gli altri complici sono Giovanni Flauto, 40 anni di Cercola, Ciro Vollaro, 54 anni del Cavone, e Francesco Elia, 62 anni, Renato Scamaccia, 47 anni, Sergio Schisano, 47 anni, e Gennaro Minino, 48 anni, tutti dei Quartieri Spagnoli. Sono ritenuti responsabili di 11 episodi, due dei quali tentati, perpetrati in Campania e Lazio nel 2015. Dopo che era stato arrestato a Roma il capo insieme con Schisano la banda aveva continuato lavorare ma cambiando obiettivi: pub, esercizi commerciali, un’abitazione privata oltre a un paio di rapine pianificate. Sono stati tutti individuati grazie alle immagini di video sorveglianza. Tra gli esercizi commerciali presi di mira una rinomata enoteca della zona centrale di Napoli; subito dopo il furto le migliori bottiglie di vini e liquori, tra le 60 portate via, furono regalate al legale della banda (all’oscuro della provenienza) per festeggiare il suo compleanno.
(nella foto il capobanda in azione Massimiliano Avallone)
Articolo pubblicato il giorno 20 Settembre 2017 - 09:18