I Carabinieri della Compagnia Napoli Vomero hanno dato esecuzione a un’Ordinanza di Custodia Cautelare in Carcere emessa dal Gip di Napoli con le accuse di associazione per delinquere finalizzata alla commissione di furti di apparati Bancomat, in abitazione e in esercizi commerciali.
Nel corso di indagini coordinate dalla Procura di Napoli i militari dell’Arma hanno scoperto l’esistenza della banda e che era composta da 7 soggetti, oggi tutti raggiunti da misure cautelari per la partecipazione, a vario titolo, a 10 “colpi” perpetrati in Campania e in Lazio a partire dal 2015.
In un video preso da registrazioni di videosorveglianza li si vede portar via l’apparato bancomat (contenente 41.000 euro) installato nella stazione della funicolare di piazza Fuga, al centro del Vomero.
Ma le indagini hanno permesso di evidenziare la colpevolezza in ordine a altri 9 furti, tentati o consumati, commessi ai danni di altri apparati bancomat, di esercizi commerciali ed, in un caso, anche di un’abitazione.
Tra i componenti il sodalizio, composto da campani residenti tra Napoli e l’hinterland, c’era anche “l’uomo chiave”, Massimo Avallone, specializzato nell’apertura di serrature, casseforti e, soprattutto nello scardinare e poi aprire gli apparati bancomat.
Nel corso delle attività 2 componenti furono arrestati in flagranza a Roma, subito dopo esser penetrati nella sede dell’Università del Foro e aver cercato di disattivare la videosorveglianza avvicinandosi con un curioso espediente, vi avevano rubato l’apparecchio Bancomat contenente 58.000 euro.
Tra gli esercizi commerciali presi di mira una rinomata enoteca della zona centrale di Napoli; subito dopo il furto le migliori bottiglie di vini e liquori, tra le 60 portate via, furono regalate al legale della banda (all’oscuro della provenienza) per festeggiare il suo compleanno.
Articolo pubblicato il giorno 19 Settembre 2017 - 09:59