Napoli, cadavere di un pony ritrovato tra i rifiuti nelle discariche sotto al Ponte Fiat nella zona industriale. Il video
“Ci divertiamo persino negli allenamenti, pero’ adesso dobbiamo vincere”. In un’intervista ad “AS” alla vigilia della supersfida tra Spagna e Italia, Lorenzo Insigne prova a dare la scossa al Napoli, chiamato al definitivo salto di qualita’. “Ci siamo stancati di ascoltare la gente che dice che giochiamo bene, ma non abbiamo vinto nulla. Mi da’ molto fastidio. Quest’anno non vogliamo perdere nessuna occasione, lo abbiamo capito tutti – afferma il numero 24 azzurro -. La 10? E’ stata di Maradona e il club l’ha ritirata. Io rispetto Diego, che e’ la nostra leggenda, e la decisione della squadra. Per ora sono contento del 24, che e’ legato a mia moglie. Incontrare Maradona e’ stato come realizzare un sogno, e’ stato il migliore di tutti i tempi. Spero che tutti i napoletani possano vivere quello che ho vissuto io”. Il rapporto con Maurizio Sarri? “Tutti sanno che sono entusiasta di lui, a volte discutiamo…ma la verita’ e’ che in due stagioni abbiamo fatto cose geniali. Siamo arrivato molto vicini alla vittoria e ci ha insegnato moltissimo. Se andra’ via dal Napoli un giorno allenera’ un top club, non ho dubbi – aggiunge Insigne -. Io devo segnare piu’ gol. Lavoro tanto e a volte arrivo stanco la’ davanti, pero’ mi piace aiutare la mia squadra”. Insigne giudica cosi’ tutti gli allenatori con cui ha lavorato: “Zeman mi ha voluto al Foggia e al Pescara, con lui si lavora duro ma gli devo tantissimo. Al Napoli, con Mazzarri, mi giocavo il posto con Edu Vargas e a poco a poco mi sono guadagnato il mio spazio. Grazie a Benitez, invece, ho imparato moltissimo nella fase difensiva, che e’ fondamentale”. Per pensare al Napoli c’e’ tempo, adesso la Nazionale e’ attesa dallo ‘spareggio’ con la Spagna: “Il Bernabeu e’ uno degli italiani piu’ importanti del mondo e giocare li’ con l’Italia dopo averlo fatto con il Napoli sara’ ancora fantastico. Il gol in Champions? E’ stato unico. Ho visto Keylor Navas fuori dai pali, mi e’ andata bene. Ventura? Il mister sta dando il suo stile a questa Nazionale, abbiamo cambiato molto rispetto all’Europeo con Conte. Vuole una squadra piu’ giovane e piu’ offensiva. Abbiamo lavorato molto con il 4-2-4”. Tanti giovani in Nazionale, “ed era ora – osserva Insigne -. Donnarumma, Bernardeschi, Rugani, Conti, Belotti… Si puo’ fare un buon mix tra giovani e veterani, un grande gruppo”. La Spagna “e’ un’ottima selezione, con giovani incredibili come Asensio, Lucas Vazquez, Bartra, Morata…Giocano in casa, difendono il primo posto. Non sara’ facile. Non ci chiuderemo dietro, abbiamo bisogno dei tre punti e il pari non serve a nessuno. Veniamo al Bernabeu per vincere”.
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