Per ricordare l’impegno civile dei giornalisti, due iniziative a Napoli e l’assegnazione di un riconoscimento intitolato a Eleonora Pimentel Fonseca per Pilar Bardem, attrice e madre del primio Oscar 2008 Javier e dello scrittore Carlos. Comincia questa sera la terza edizione del festival di giornalismo civile “Imbavagliati”, che si svolge dal 20 al 24 settembre, dedicato ai “Muri e fili spinati” che dividono paesi ideologicamente e/o fisicamente. Il primo incontro della manifestazione, il 21 settembre, esamina censure e inchieste tra le due sponde del Mediterraneo e ospita Ignacio Cembrero e Fatima Mahfoud; il 22 settembre, focus sui “bavagli di regime” dalla Turchia al Venezuela, con Tulio Hernandez e Fehim Tastekin; il muslim ban e l’America di Trump al centro di un dialogo il 23 settembre cui prende parte Negar Mortazavi, giornalista iraniano -americana; sempre il 23, convegno sull’importanza della cosiddetta scorta mediatica ai giornalisti minacciati da mafie con Paolo Borrometi e Giuseppe Giulietti; e ancora, naufragi reali e politici tra Libia ed Egitto con Salah Zater e Ammar Abo Bakr. Spazio anche alla narrazione audiovisiva dei fenomeni criminali, con Francesco Nardella, vicedirettore di Raifiction. Per ricordare poi Giancarlo Siani, giovane cronista napoletano ucciso su mandato del clan Gionta in un agguato il 23 settembre 1985, la Fondazione Polis della Regione Campania guidata dal fratello Paolo ha organizzato tre giorni di eventi da sabato prossimo, che coinvolgono l’istituto penitenziario minorile di Nisida, e culminano con il premio Siani per studenti e per giovani giornalisti delle scuole autorizzate dall’Ordine.
Articolo pubblicato il giorno 18 Settembre 2017 - 17:03