“Non cerchiamo vendetta ma solo giustizia, vogliamo conoscere la verita’. Mio marito era un uomo sano, adesso lotta tra la vita e la morte. E’ in rianimazione in fin di vita”. Il pm di Napoli Michele Caroppoli ha aperto una inchiesta sul caso di un imprenditore edile napoletano Gennaro Reparato di 50 anni di Secondigliano a Napoli che il 29 giugno e’ stato sottoposto al un intervento di by-pass coronarico dopo un infarto all’ospedale Monaldi di Napoli che ha una equipe di cardiochirurgia tra le piu’ importanti d’Italia. Da quel momento, cosi’ come e’ raccontato nella denuncia depositata i primi di agosto in Procura, e riportato dal quotidiano Il Roma, l’uomo ha smesso di muovere le gambe, ma cosa piu’ grave e’ stato colpito da una necrosi “che lo ha ridotto a una larva”, come spiega l’avvocato Carmine Ippolito che assiste la famiglia del paziente il cui caso e’ stato reso noto da organi di informazione locali. “Quando mi ha telefonato la prima volta, subito dopo l’intervento, mi aveva chiesto di presentargli una pratica per l’invalidita’ civile. Pensava che non avrebbe potuto piu’ garantire l’assistenza alla famiglia. Cosi’ ci siamo accorti che c’era qualcosa che non quadrava e che andava approfondito; le cartelle cliniche non arrivavano nonostante le nostre richieste. Cosi’ abbiamo deciso di denunciare tutto quello che era accaduto”. La Procura ha fatto visitare l’uomo da un medico legale mentre la perizia di parte, quella voluta dai familiari dell’uomo, ha dato due ipotesi sullo stato del degente. Si tratterebbe di fascite necrotizzante, ovvero una malattia che potrebbe essere stata contratta con un virus nella sala operatoria. Al momento l’inchiesta del magistrato Caroppoli, che fa parte del pool di Giuseppe Lucantonio, e’ contro ignoti e nelle prossime settimane il pm potrebbe interrogare i primi testimoni.
Articolo pubblicato il giorno 2 Settembre 2017 - 10:20