Sono state consegnate in Consiglio comunale di Napoli le firme, raccolte contro il trasferimento dei Rom nella ex Caserma Boscariello, dopo l’incendio che ha distrutto il campo di Cupa Perillo. La petizione, sotto la quale sono state apposte 2mila firme, promossa dal Comitato ‘Miano Protagonista’, chiede che si realizzino “in tempi brevi, in diversi quartieri della citta’, campi attrezzati come quello di Scampia, alle spalle del carcere di Secondigliano, con servizi adeguati con un numero massimo di 100 nuclei familiari in tal modo si dimostra che l’intera citta’ di Napoli e sensibile e vogliosa di accogliere in un processo di integrazione sociale questi sventurati”. Il trasferimento nella Boscariello e’ una soluzine temporanea, hanno assicurato da Palazzo San Giacomo, ma non piace agli abitanti. La contrapposizione e’ territoriale. Gli abitanti di Miano, infatti, insistono su un punto: la Boscariello ricade sul territorio di Miano, e non di Scampia, come invece sostiene il Comune. Ad ora, sono 60 le persone trasferite nell’auditorium di Scampia, dove ha sede la Settima Municiaplita’, di cui 31 sono bambini, restano altre 17 persone da sistemare, in vista del trasferimento alla Boscariello che, come assicurato dal sindaco, Luigi de Magistris, sara’ temporaneo. Nel testo della petizione, il Comitato tiene a precisare che non si tratta di essere razzisti. “C’e’ un rimpallo tra chi e’ meno razzista – scrivono – ma basta che non vanno nei loro quartieri”. Dal loro punto di vista, “quello che e’ importante per il Comune e’ che rimangano nelle zone di periferia urbana come Scampia, Secondigliano, Piscinola, Marianella, Miano, Ponticelli, Barra e San Giovanni a Teduccio”. “Noi dell’associazione di Milano non vogliamo cadere nell’ errore di essere visti come razzisti e inumani – concludono nella petizione – proponiamo una petizione popolare da sottoporre all’attenzione del sindaco e del Consiglio comunale”.
“Le tendopoli non ci piacciono: Cupa Perillo non sara’ mai piu’ una baraccopoli. Agiremo sul territorio di Scampia con un’opera di rigenerazione urbana sul territorio e individueremo aree dismesse per rendere i rom sempre piu’ parte integrante della nostra comunita'”. Lo ha detto in Consiglio comunale il sindaco di Napoli, Luigi de Magistris, dopo l’informativa dell’amministrazione comunale sul rogo che ha distrutto il campo rom di Scampia. L’ex Pm ha ribadito che i nomadi “non saranno abbandonati ma neanche deportati” e ha ricordato come sia “falsa la notizia che avremmo voluto allocare le famiglie a Miano. E’ una storia che non esiste”. Il sindaco ha rivendicato la scelta di ospitare i rom nella caserma Boscariello “perche’, cosi’, la temporaneita’ di questa soluzione restera’ tale. Non andremo oltre Natale”. Tornando sul rogo del 27 agosto scorso, de Magistris ha parlato di un “incendio devastante che potremmo paragonare a una tragedia come un terremoto. Perche’ da subito abbiamo dovuto prendere decisioni per garantire un tetto a delle persone e tutelare la loro salute”.
Articolo pubblicato il giorno 4 Settembre 2017 - 15:26