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Messico. Registrate 22 scosse di assestamento, crollata una scuola non a norma

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Dopo il sisma di magnitudo 7,1 della scala Richter di ieri in Messico sono state registrate almeno altre 22 scosse di assestamento, la più forte delle quali di magnitudo 4. Lo ha reso noto la direttrice del Servizio sismologico nazionale, Xyoli Pérez Campos, ricordando che l’epicentro del terremoto registrato alle 13.14 ora locale di ieri è stato rilevato 12 chilometri a sudest di Axochiapan, nello stato di Morelos. Vasto eco sta suscitando, in queste ore, il crollo di una scuola privata nella parte meridionale di Citta’ del Messico: si tratta della scuola Enrique Rebsamen, nel cui crollo sono morti almeno 22 alunni e quattro adulti. “Sicuramente l’edificio non era costruito secondo le regole- commenta per il ‘Sir’ da Citta’ del Messico il sociologo Rodolfo Soriano-Nunez, docente alla Fordham University di New York -. Qui la gente e’ esasperata. Nel pomeriggio il ministro dell’Interno e’ stato cacciato via dal luogo nella citta’ dove si era recato. Mai avevo visto trattare cosi’ un membro del Governo, ma ci sono state molte polemiche per il modo in cui la politica ha gestito i primi aiuti dopo il terremoto dello scorso 7 settembre in Oaxaca e Chiapas”. Le stime provvisorie del sisma di magnitudo 7.1 che ieri ha colpito le regioni centrali del Paese – causando numerosi crolli nella capitale – parlano di 117 vittime a Citta’ del Messico, 72 nello stato di Morelos, 43 nello stato di Puebla, 3 nello stato di Guerrero: 235, ma molte fonti riferiscono di 248. Si prevede che il bilancio nelle prossime ore aumentera’ ancora, anche se sara’ sicuramente inferiore al terribile sisma che proprio lo stesso giorno, 32 anni fa, provoco’ circa 10mila vittime. “Il terremoto qui e’ stato impressionante- prosegue Rodolfo Soriano-Núñez- ma una prima verifica ci dice che non si tratta di un cosa grave come quella di trentadue anni fa”. Un docente all’Universita’ di Puebla, Marco Antonio Cerdia, contattato attraverso Twitter, spiega che a Puebla “la situazione e’ grave nel centro della citta’, mentre non ci sono particolari danni in periferia, dove io vivo”. A Puebla l’Universita’ e’ stata tra gli edifici piu’ colpiti. L’aeroporto di Citta’ del Messico, inizialmente chiuso, e’ stato riaperto alle 16 ora messicana (le 23 in Italia).


Articolo pubblicato il giorno 20 Settembre 2017 - 14:42

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