Più di 70mila persone sono state evacuate a Porto Rico a causa del pericolo per una diga danneggiata dall’uragano Maria che rischia di crollare. Il National Weather Service dell’isola carabica ha lanciato l’allarme nella giornata di venerdì, avvisando che la diga di Guajataca, a nordovest della capitale San Juan, alta 315 metri, è a rischio crollo a causa di danni strutturali dovuti alle frane provocate dalla pioggia. É partita la corsa contro il tempo per allontanare la popolazione dell’area sottostante l’invaso prima che la diga ceda. La fuga è resa complicata dalle strade danneggiate da frane e fango. La situazione è difficile in tutta l’isola di Porto Rico. Il servizio di sicurezza pubblica ha comunicato che sono almeno sei i morti provocati dall’uragano. Tre persone hanno perso la vita travolte da frane di fango, due a causa delle inondazioni e un’altra persona è stata uccisa da un pannello che l’ha colpita alla testa. È probabile che il numero di morti salga nei prossimi giorni, dal momento che le squadre di ricerca e soccorso stanno raggiungendo aree finora inaccessibili. Maria, un uragano di categoria 5, ha colpito l’isola mercoledì: è il primo uragano di tale forza in 90 anni. L’energia elettrica manca su tutta l’isola e, secondo le prime stime, l’85% dei cavi in fibra sono danneggiati. Solo un quarto di Porto Rico ha ancora accesso all’acqua potabile. L’autorità elettrica ha fatto sapere che serviranno tre o quattro mesi per tornare alla normalità. “Ogni casa vulnerabile è stata completamente o parzialmente distrutta durante il percorso dell’uragano”, ha detto il governatore.
Articolo pubblicato il giorno 23 Settembre 2017 - 08:45