Conduce ad alcuni pregiudicati dei Monti Lattari e della zona stabiese l’arsenale trovato nei giorni scorsi dai carabinieri in un fondo agricolo a Roscigno, nel parco nazionale del Cilento, Vallo di Diano ed Alburni, in provincia di Salerno. Gli investigatori stanno esaminando le presenze e soprattutto le proprietà di terreni e case in quella zona di pregiudicati non salernitani. E spulciando tra gli atti di proprietà e sugli spostamenti e soggiorni di noti pregiudicati della provincia di Napoli sono venute fuori le sorprese.
Il ritrovamento del micidiale arsenale da una potenza di fuoco elevatissima era avvenuto casualmente da parte dei militari di Sant’Angelo a Fasanella impiegati in un servizio di controllo del territorio anche in funzione di prevenzione degli incendi in località boschive. All’interno di un’area demaniale di circa 100 metri quadrati, i carabinieri avevano notato della terra stranamente smossa in alcuni punti e così avevano scoperto, interrati al di sotto del suolo, alcune inusuali grondaie in plastica utilizzate come contenitori isolanti. I tubi contenevano un arsenale: dieci fucili, tra cui un’arma clandestina semiautomatica, doppiette, carabine, fucili monocanna e ‘a pompa’ di vario calibro, proventi di furto, asportati in diversi luoghi della provincia di Salerno (San Valentino Torio, Cerato, Capaccio, Vietri sul Mare), un chilogrammo circa di marijuana, circa 700 grammi di miscela pirica deflagrante e 300 munizioni di vario calibro. Le armi sono state già inviate al Ris per gli esami balistici e per verificare se siano state usate mentre gli investigatori locali si stanno concentrando sui possibili proprietari e utilizzatori di quelle armi.
Articolo pubblicato il giorno 17 Settembre 2017 - 19:39