#VERITA' PER ANGELO VASSALLO
#VERITA' PER ANGELO VASSALLO
ULTIMO AGGIORNAMENTO : 29 Marzo 2025 - 11:21
11 C
Napoli
Castellammare, al teatro Karol debutto di “Scusatemi…sono ancora rinchiuso nel...
Presentazione a Napoli della Trilogia del Tempo di Antonino Causi
Napoli, il clan Troncone e il pizzo anche durante la...
Napoli, occupava abusivamente Cappella ottocentesca a Chiaia: sgomberata e denunciata
Scuola, il concorso per presidi finisce nel mirino della Procura...
Maradona, battaglia legale infinita: le figlie citano in giudizio le...
Chirurgo bariatrico a processo: al via le udienze, attese testimonianze...
Assalto al portavalori: i banditi parlavano con accento sardo
Terremoto Myanmar: il bilancio supera i 1.000 morti, soccorsi a...
Ecomafie, missione in Campania: focus su traffico rifiuti e eccellenze...
La separazione delle carriere in magistratura in dirittura di arrivo
Il Napoli celebra i 2.500 anni della città con la...
Che tempo fa oggi ? Previsioni Meteo Napoli e Campania...
MeteoMar Napoli previsioni e Bollettino del mare 29 Marzo 2025
Frasso Telesino, comunità montana condannata
Musk vende X alla sua società di intelligenza artificiale xAI:...
Rivolta nel carcere di Ariano Irpino, detenuti trasferiti
Portici, tentano di truffare anziano che chiama i carabinieri e...
A Scafati non si dorme di notte : rumori e...
Napoli, le mani della camorra sui fuochi d’artificio: 6 arresti...
Oroscopo di oggi 29 marzo 2025 segno per segno
Bradisismo, Napoli stanzia contributi per le famiglie sfollate: fino a...
Floridiana, un nuovo percorso botanico per riscoprire il gioiello verde...
SuperEnalotto, estrazione del 28 marzo 2025: numeri vincenti e vincite
Inchiesta sul voto di scambio: martedì l’interrogatorio di Franco Alfieri
Estrazioni del Lotto e 10eLotto: i numeri vincenti di oggi,...
Assalto a portavalori sull’Aurelia: il video svela l’azione dei banditi
Rita De Crescenzo diventa pacifista e fa un video contro...
Campania, 350 milioni per le strade: il bando di De...
Adesca un 13enne online e lo abusa: arrestato 30enne nel...

Inchiesta Consip, la Musti: ”In che pasticcio ci hanno messo?”

facebook

SULLO STESSO ARGOMENTO

“Ma in che pasticcio ci sono andati a mettere?”. Cosi’ il procuratore di Modena Lucia Musti – secondo quanto riporta il verbale della sua audizione al Csm dello scorso 17 luglio – si rivolge al procuratore di Roma, Giuseppe Pignatone, dopo che nel luglio del 2015 sul Fatto Quotidiano compare l’intercettazione della telefonata tra Matteo Renzi ed il generale della Gdf, Michele Adinolfi. L’intercettazione faceva parte dell’informativa dell’inchiesta Cpl Concordia che il pm di Napoli, Henry John Woodcock, aveva trasmesso alla collega di Modena. “Quando e’ successo questo inconveniente, chiamiamolo cosi’, della pubblicazione degli articoli sul giornale, delle intercettazioni Adinolfi per intenderci – ricostruisce Musti – e’ lui (Woodcock, ndr) che ha chiamato me, non sono io che ho chiamato lui. Cioe’ lui mi ha chiamato per minimizzare, era piuttosto turbato, agitato, preoccupato e niente, mi ha chiamato lui e io non l’ho chiamato, perche’ io quando ho visto che e’ successo questo pandemonio ho pensato a capire in maniera fredda: ‘Vediamo se e’ colpa nostra’, nel senso: ‘Ancora abbiamo fatto una sciocchezza noi’, questo per me era importante”. “Io – prosegue il procuratore – l’ho lasciato sfogare punto e basta. In realta’ io ero piuttosto arrabbiata e a mia volta mi sono, tra virgolette, non sfogata perche’ non mi sfogo con nessuno, mi sono confrontata col procuratore Pignatone questo si’, con lui mi sono confrontata dicendo: ‘Ma in che pasticcio ci sono andati a mettere?’, sono sincera questo ho detto”. 

PUBBLICITA

Il maggiore Giampaolo Scafarto “era un prezzemolo, c’era sempre, era sempre in mezzo”. Ha spiegato ancora nella sua audizione al Csm il pm di Modena Lucia Musti parlando di quando, ad aprile 2015, l’allora capitano porto’ il fascicolo su Cpl Concordia – quello contenente l’informativa con la famosa telefonata tra Renzi e Adinolfi – da Napoli in Emilia. E proprio a proposito di quell’informativa, Musti solleva in piu’ punti dell’audizione diverse critiche al modo in cui e’ stata realizzata dai carabinieri del Noe. Un documento che definisce “terribile”: l’informativa “e’ fatta per tomi – dice – in questi tomi ci si butta qualunque cosa, veramente si ci mette qualunque cosa, che poi si manda in tutta Italia”. E questo, spiega piu’ avanti “e’ sinceramente come non si fa un’informativa finale, sottolineando pero’ che “un po’ la colpa e’ anche nostra perche’ siamo noi che dobbiamo dire che le informative non si danno cosi'”. “In questa informativa troviamo tutto e di piu’ – prosegue Musti – e’ un’informativa fatta male, fatta con i piedi. E’ un’informativa discorsiva, dove sembrano chiacchiere da bar a volte. Io non conoscevo questi carabinieri, ero abbastanza sorpresa da questo modo di fare le indagini, di approcciare le persone, i reati. Se fatta bene un’informativa finale puo’ essere un utile strumento di lavoro. Ma se e’ fatta cosi’, raffazzonata, dove ci si abbandona anche a delle osservazioni, non lo so, lo ripeto, ho grande stima dell’arma dei Carabinieri, ma questa informativa non mi e’ piaciuta”. Quando l’allora capitano Scafarto le consegno i due dvd contenenti gli atti di Napoli (che non erano sigillati), sostiene Musti, non le disse nulla che all’interno dell’informativa c’era la telefonata tra il premier e il generale della Gdf. E quando a luglio la vicenda fini’ sui giornali, lei rimase completamente sorpresa. “Io e i due colleghi (coassegnatari del fascicolo su Cpl, ndr) siamo rimasti molto colpiti. E’ scoppiata quella che per me e’ stata una bomba sinceramente…siamo rimasti veramente colpiti da questa baraonda che ci ha travolto”. 


Articolo pubblicato il giorno 19 Settembre 2017 - 19:40
Torna alla Home
facebook

DALLA HOME

googlenews

CRONACA NAPOLI

PUBBLICITA

Cronache è in caricamento