“Io credo questo è l’ultimo anno di Sarri, tante squadre europee so che l’hanno chiesto, mi auguro per lui che sia l’ultimo anno con De Laurentiis”. Come al solito Mino Raiola parla senza peli sulla lingua e stavolta lo fa ai microfoni di Radio Crc. Il famoso procuratore, ha parlato del tecnico del Napoli e del suo rapporto con De Laurentiis che qualche giorno fa l’aveva criticato poiché colpevole di aver offerto Insigne al Barcellona: “Il Napoli oggi gioca un calcio molto moderno, prende applausi da tutta Europa, vincere e perdere questione di dettagli, di fortuna, ho sempre detto che è molto difficile vincere a Roma e Napoli, è difficile per l’ambiente, a volte ci esaltiamo troppo, se si crescere sotto questo aspetto si può anche vincere lo Scudetto. Insigne richiesto? Il presidente De Laurentiis come al solito ha capito una cosa per un’altra, un giorno farò un cartone su di lui per fargli capire le cose come stanno. “De Laurentiis dice di passare sopra il suo cadavere? Beh, forse si scorda che fra 4 anni a Lorenzo scade il contratto… se poi va via che fa? E’ vero, Hamsik ha voglia di restare a Napoli a vita, ma magari altri non ce l’hanno, bisogna rispettare il volere di tutti”.
Che rapporto c’è con De Laurentiis? Rapporto, quale rapporto? È un grande presidente per il Napoli, ha grande meriti, grazie al suo carattere, alle sue ideologie, ma abbiamo modi di fare diversi, vediamo le cose diversamente, a volte si esprime in modo strano, anche la squadra lo sa, posso dire che non siamo nemici”. Poi non mancano le critiche alla Nazionale di Ventura: “Io non credo che abbiamo meno campioni della Spagna, ma se li facciamo gicoare a pallavolo è normale che non rendano. Se metti Isco e Asensio nell’Italia li sostituisci dopo 20 minuti, Insigne e Verratti non sono affatto inferiori a loro, anzi, è stato sbagliato tutto dal punto di vista tattico”. Infine parla del rinnovo di Donnarumma: “Abbiamo soddisfatto il desiderio di Donnarumma che era quello di restare, sto aspettando le scuse da una parte di tifosi e giornalisti, è facile fare la morale agli altri, noi non abbiamo mai chiesto la fascia da capitano, ci è stata offerta. Siamo l’unico Paese in cui i tifosi pensano di poter gestire le società, all’esterno non esistono striscioni contro tifosi e società, dobbiamo uscire da questa cultura della paura nei confronti dei tifosi”.
Articolo pubblicato il giorno 4 Settembre 2017 - 14:38