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Il premio intitolato a Leonide Massine va a Jiri Kylian, il più grande coreografo in vita

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La quarantacinquesima edizione del premio intitolato a Leonide Massine torna questo fine settimana a Positano. Il premio è assegnato per la sua carriera a Jiri Kylian, uno dei massimi coreografi in vita. Annunciata anche una menzione speciale a Sabine Kupferberg, sua compagna e musa. Riconoscimenti pure per il musicista Michael Nyman, e le etoiles Tatiana Leskova, Maria Kochetkova e Leonore Baulac. Il gala del Premio, che è diretto da Laura Valente, si svolge il prossimo 9 settembre sulla Spiaggia Grande della località costiera campana. L’edizione di questo anno vede anche una partnership con il teatro San Carlo di Napoli, sancita dal bozzetto storico di Petrushka firmato da Paolo Ricci, immagine ufficiale di Positano premia la danza – Leonide Massine. Fino al 15 settembre, poi, nella pinacoteca comunale di Positano sarà visitabile la mostra fotografica “Russians, a unique way with ballet” di Marc Haegeman.  Lo storico premio, il più antico al mondo, è capofila di una rete che riunisce i maggiori riconoscimenti mondiali per la danza, a cominciare dal Prix Benois di Mosca con il quale è gemellato. “Un sistema creato nel 2016, che ha già dato i suoi frutti e continua ad essere la chiave di volta di un progetto artistico incentrato sull’interscambio e l’innovazione – spiega Valente – la rosa dei premiati è di altissimo livello, da un simbolo come Kylian a Frank Andersen e Dinna Bjorn, fedeli ricostruttori dei balletti di Bournonville”. Premio per la formazione nella danza va a Paola Cantalupo (Cannes), mentre danzatori dell’anno sono Luigi Crispino (American Ballet Theatre), campano formatosi al San Carlo; Valeria Galluccio (Compagnie Marie Chouinard, Canada); Maria Kochetkova (Bolshoi Ballet, San Francisco Ballet); Leonore Baulac (Ballet de l’Opera de Paris); Daniel Camargo (Het Nationale Ballet); Yanier Gomez (Compania Nacional de Danza); Virna Toppi e Nicola Del Freo (Teatro alla Scala); Aidan Gibson e Jon Vallejo (Semperoper Dresden); Sebastian Kloborg (Royal Danish Ballet); Otylia Gony e Dominic Bisson (Cannes Jeune Ballet). “L’approccio scelto dall’attuale direzione del premio di creare un’impresa culturale diffusa con il coinvolgimento dei giovani talenti del territorio e l’utilizzo delle nuove tecnologie, va esattamente nella direzione che il Mibact ha indicato in questi anni per fare della cultura un motore di sviluppo economico, turistico e occupazionale del Mezzogiorno”, sottolinea il sottosegretario Antimo Cesaro. “Si sancisce cosi’ l’incontro di due grandi realtà campane e di apertura internazionale nella tradizione coreutica: il prestigioso e più antico premio di danza al mondo, e il lirico più antico d’Europa, uniti nei numi tutelari di Massine e Nureyev”, scrive il sovrintendente del Massimo napoletano, Rosanna Purchia.


Articolo pubblicato il giorno 8 Settembre 2017 - 08:34
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