Un calcio spettacolare è ciò che sta regalando il Napoli in questo inizio di campionato. Cinque vittorie nelle altrettante cinque partite in Serie A, 19 gol siglati da calciatori provenienti da ogni parte del mondo. In Europa nessuno meglio degli Azzurri. La banda di Sarri vince, convince e diverte, frutto dell’impronta data dal tecnico, il quale basa il gioco prettamente sulla tattica. Passaggi di prima, possesso palla ed inserimenti sono il pane quotidiano degli Azzurri. Come se non bastasse, la rosa è condita da calciatori di assoluto valore, come Insigne, Hamsik, Koulibaly, Callejon e Dries Mertens, per i napoletani Ciro, in grado di realizzare gol indimenticabili. A tanti, la marcatura contro la Lazio ha fatto tornare alla mente quel gol di Diego Maradona proprio contro i biancocelesti al San Paolo.
E se a Napoli la parola scudetto non è più una “bestemmia”, allora vale la pena guardare qualche numero del passato. Cinque vittorie in cinque match non si vedevano dal lontano 87/88, qualche mese dopo il primo scudetto. Allora, la striscia terminò dopo sei trionfi, e sabato, contro la Spal, c’è un’altra partita da disputare.
E se per i successi, l’appuntamento con la storia si scoprirà sabato, per le 19 reti c’è da guardare dietro ancor di più. Erano gli anni 50′, ed a guidare l’attacco non vi era il folletto belga, ma bensì un brasiliano che i napoletani riconoscono come “O’ Lione”. Il suo nome era Luis Vinicio.
Ma tornando al presente, la forza di questa squadra non è soltanto nei singoli. La qualità del gioco espresso dona una facilità di andare al tiro impressionante. E non è quindi un caso se la macchina del gol registra più di qualche firma. Esattamente sono dieci coloro che hanno marcature all’attivo in questo campionato: 6 Mertens, 3 Callejon, 2 Zielinski, 1 Insigne, Allan, Koulibaly, Jorginho, Milik, Ghoulam e Rog. Solo il capitano, Marek Hamsik, è ancora all’asciutto, ma non c’è fretta, arriverà anche il suo momento. Eh si, perché a tutti capiterà sui piedi l’occasione per fare gol, proprio a tutti. Forse solo Reina sarà escluso, FORSE.
Ciò che conta ora è far bene nelle prossime sfide, ed è forse ciò il motivo che ha spinto Sarri a rintanarsi in sala video per studiare la Spal. Perché in fondo, è il futuro quello che conta.
Antonio Citarelli
Articolo pubblicato il giorno 22 Settembre 2017 - 08:59 / di Cronache della Campania