Il primo trapianto di testa al mondo, che sarebbe dovuto avvenire a dicembre di quest’anno, subira’ un ritardo. E un cambio di paziente. Lo ha annunciato il neurochirurgo italiano Sergio Canavero, pubblicato sulla sua bacheca Facebook il link a un notiziario che ha riportato l’aggiornamento. Finora non e’ stata riferita alcuna data definitiva, ma probabilmente sara’ effettuato entro i primi tre mesi del 2018. Il paziente russo Valery Spiridonov, che sarebbe dovuto essere il primo al mondo a sottoporsi a questo pioneristico intervento chirurgico, ha deciso di non sottoporsi alla procedura. Spiridonov soffre di una malattia che provoca perdita muscolare e ha lavorato per circa due anni con il neurochirurgo italiano Sergio Canavero per potersi sottoporre alla procedura. Recentemente ha ammesso che “non sara’ sottoposto alla procedura” perche’ “il medico non poteva promettergli quello che voleva: che avrebbe camminato di nuovo, che avrebbe avuto una vita normale o che sarebbe riuscito a sopravvivere alla procedura”. Spiridonov ha detto alla Daily Mail: “Dato che non posso fare affidamento sul mio collega italiano, devo prendere nelle mani la mia salute”. Il paziente russo ha optato per un intervento che prevede l’impianto di una “struttura di acciaio” per sostenere la spina dorsale in posizione dritta. Canavero ha quindi detto alla rivista OOOM che “l’intervento sara’ eseguito su un paziente cinese”. Ha anche annunciato di lavorare fianco a fianco con il collega Xiaoping Ren della Harbin Medical University per condurre l’operazione a Harbin, in Cina. Nonostante sia stato criticato dalla comunita’ scientifica per i suoi metodi, Canavero e’ ancora molto ottimista sui risultati dell’intervento chirurgico che, secondo il medico, saranno “positivi”. “Al momento, nessun dettaglio. Quando arrivera’ il momento, le notizie ufficiali saranno annunciate dalla squadra di Xiaoping in Cina. Al momento, posso solo dire che negli esperimenti medici si e’ registrato un enorme progresso che pochi mesi fa sembrava impossibile. Le pietre miliari che sono state raggiunte rivoluzioneranno senza dubbio la medicina. Questo lo posso gia’ dire”, ha detto Canavero. Recentemente il neurochirurgo italiano ha annunciato di aver separato e ricollegato i midolli spinali di 9 topi come prova di concetto per l’intervento chirurgico. I midolli spinali sono stati ricollegati usando una soluzione speciale o “colla” chiamata Polietilenglicole (Peg). Canavero e’ convinto che questo stesso materiale potrebbe aiutare a ricollegare la testa di un essere umano su corpi donati. Il neurochirurgo italiano ha dichiarato di essere molto determinato, nonostante le critiche degli altri colleghi. “Ci sono cosiddetti esperti – ha detto – che non hanno esperienza perche’ non lo hanno mai fatto prima. Dicono ‘questo non accadra’ mai”. Io ho lavorato su questo. Abbiamo scienziati, esperti, team negli Stati Uniti, in Corea del Sud e in Cina che ci stanno lavorando e quando saremo pronti a informare il pubblico, lo faremo”.
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