Stamani nell’ambito delle indagini coordinate dalla Procura della Repubblica di Napoli Nord, gli agenti del Corpo di Polizia della Città Metropolitana di Napoli hanno dato
esecuzione ad un’ordinanza di misura interdittiva per mesi tre emessa dal GIP Tribunale Napoli Nord nei confronti del responsabile dell’ufficio tecnico del Comune di Grumo Nevano. L’indagine si è sviluppata partendo dal sequestro, eseguito nel mese di marzo, di un opificio tessile in Grumo Nevano. Il manufatto, infatti, appariva privo di autorizzazioni e dei requisiti tecnici per i locali dove l’attività veniva svolta. Tra la relativa documentazione, risultava anche il certificato di agibilità che, però, veniva consegnato in copia alla PG procedente nei giorni successivi al sequestro. L’opificio in oggetto risultava, inoltre, gestito da una persona identificata come nipote del
responsabile dell’ufficio tecnico nonché consigliere comunale presso il Comune di Grumo Nevano. Secondo l’ipotesi accusatoria avvalorata dal GIP, è risultato che tale documento, prodotto dalla parte, pur proveniente dai preposti uffici comunali, era totalmente falso e costruito ad arte. Infatti, in esso venivano riportati, su un format effettivamente in uso all’ufficio e con l’apposizione del timbro originale, dati riferibili ad altre pratiche in essere presso l’ufficio tecnico comunale, ed avente, altresì, una firma apposta in calce al certificato disconosciuta dall’allora responsabile pro tempore. Sulla base della ricostruzione accusatoria, pienamente accolta dal GIP, il certificato di agibilità sarebbe stato consegnato dall’ufficio tecnico del Comune e poi alterato nei dati relativi all’opificio posto in sequestro.
Articolo pubblicato il giorno 27 Settembre 2017 - 13:48