“Mio fratello stava facendo dei buchi con la trivella per conficcare dei pali nel terreno, quando lui si e’ avvicinato e senza dire una parola ha esploso un primo colpo di pistola sul viso e poi due in petto”. Cosi’ Antonio Palma, fratello del vigile del fuoco ucciso da un anziano contadino a Giugliano, loro lontano parente, racconta quanto avvenuto nel fondo in localita’ “Ponte Riccio”, alla periferia di Giugliano. “Io sono accorso subito”, dice ancora Antonio e l’anziano assassino “mi ha puntato la pistola contro. Io mi sono buttato a terra e lui e’ scappato”. Subito dopo, la corsa in ospedale dove Giuseppe Palma e’ giunto gia’ cadavere.”Ho visto mio fratello morire. Ed ora per lui voglio solo giustizia”, racconta ancora Antonio, anche lui vigile del fuoco come Giuseppe. E poi aggiunge: “Mio fratello lo diceva sempre – questo e’ un mondo di cattiverie”. L’anziano contadino, racconta ancora Antonio, “era geloso del fatto che noi coltivavamo un piccolo appezzamento di terreno che era di nostro padre: noi lo facevamo solo per passione, per onorare la memoria di nostro padre”. Giuseppe, laureato in economia e commercio, dice ancora che Antonio “era un ragazzo che pensava di fare solo cose buone. E per lui chiedo che si faccia giustizia”.
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