“In questa Regione e’ assente un piano di rilancio industriale, dall’insediamento di De Luca non ci sono stati a Roma incontri significativi sulla questione ex Montefibre, anzi, la Campania paradossalmente risulta fuori dalle aree di crisi complesse, e’ come se l’attuale governo centrale e quello regionale si fossero disinteressati completamente dello sviluppo e del rilancio del nostro territorio”. Cosi’ il consigliere regionale Gennaro Saiello sullo slittamento della seduta consiliare monotematica prevista ieri sulla ex Montefibre. “Riteniamo grave l’atteggiamento tenuto da Forza Italia e dall’attuale maggioranza PD che, inspiegabilmente e di comune accordo, hanno deciso di evitare la discussione istituzionale. In 12 anni amministrazioni di centro sinistra prima e di centro destra poi hanno condotto alla situazione attuale, mentre qualcuno in commissione diceva “non pensiamo al passato ma guardiamo al futuro”. Dopo i fallimenti passati e’ buffo che a richiedere un consiglio monotematico su questo sia stato il centro destra, e poi sia proprio il centro destra a non voler invertire l’ordine del giorno per parlare di tale problematica, eppure sono le stesse persone che dal 2010 al 2015 hanno malgovernato questa regione in un momento cruciale per Montefibre. Era la fase in cui si poteva e si doveva intervenire diversamente visto che i finanziamenti c’erano, visto che Acerra era rientrata nelle aree di crisi nazionali” tuona Saiello. “Negli ultimi 15 anni sono stati spesi oltre 150 milioni pubblici e privati. Dovevano servire a riqualificare e riconvertire l’area industriale. Li hanno spesi ma sapete tutti come e’ finita”. “L’azienda e’ stata smantellata, le aziende collateralmente connesse sono fallite tutte ed importanti macchinari sono stati svenduti in Turchia. Queste sono cose che dobbiamo assolutamente ricordare e che dobbiamo dire, l’amministrazione De Luca in questi 2 anni si sta uniformando a quel fallimento, perche’ ad oggi nulla e’ stato fatto per cambiare concretamente rotta”.”Bisogna intervenire in tempi celeri per salvaguardare la posizione dei lavoratori che tra non molto resteranno senza ammortizzatori sociali. Dopo di che bisogna lavorare ad un piano di rilancio che tenga conto delle criticita’ del territorio. Se l’idea di De Luca e’ quella di destinare tale area alla lavorazione dei rifiuti e delle ecoballe siamo pronti alle barricate”. “Oggi e non domani bisogna intervenire- conclude Saiello- per aiutare queste 350 persone a cui stanno per scadere gli ammortizzatori sociali”.
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