Ultimo week end di eventi in programma alla ventiduesima edizione di Ethnos, festival internazionale di musica etnica diretto da Gigi Di Luca, che avrà come grande protagonista Tahar Ben Jelloun. Lo scrittore, poeta e saggista franco-marocchino riceverà il Premio Ethnos, venerdì 29 settembre alle ore 20, nel corso di un incontro pubblico a Villa Bruno a San Giorgio a Cremano (NA), intervistato dal giornalista Valerio Corzani. Istituito lo scorso anno, il premio è un riconoscimento assegnato dalla direzione artistica del festival ad artisti, intellettuali e scrittori che abbiano saputo interpretare al meglio lo spirito della tradizione anche attraverso la contaminazione ed il cambiamento sociale. Nei suoi romanzi, infatti, Tahar Ben Jelloun contamina attraverso una scrittura polifonica e raffinata, la tradizione araba scritta e orale con i moduli della narrativa moderna e postmoderna. Tra le sue opere principali, che privilegiano il mondo della marginalità e della devianza, occorre citare i romanzi “L’enfant de sable” (1985; traduzione italiana 1987) e “La nuit sacrée” (1987; trad. it. 1988, premio Goncourt). In altre opere, quali “Le racisme expliqué à ma fille” (1998; trad. it. 1998) e “Le dernier ami” (2004; trad. it. 2004), prevale invece l’impegno politico e sociale. Nel novembre del 1998 è stato insignito dal segretario delle Nazioni Unite del Global Tolerance Award, per il profondo messaggio contenuto nel romanzo “Il razzismo spiegato a mia figlia”. Il programma dei concerti del festival Ethnos prevede, inoltre, tre appuntamenti di assoluto valore con grandi artisti internazionali, in esclusiva per la Campania: il pianista e compositore francese Chassol, la cantante maliana Oumou Sangarè (Womex Artist Award 2017) e l’ensemble Alsarah & The Nubatones dal Sudan.
CHASSOL: Venerdì 29 settembre ore 21.30 – Villa Vannucchi, San Giorgio a Cremano
L’artista delle colonne sonore viventi, colui che sa orchestrare la realtà che vede intorno a lui, Christophe Chassol è stato per anni il miglior segreto nascosto della scena musicale parigina. Con Big Sun corona la sua trilogia di album ‘ultrascores’, iniziata con “Nola Cherie” (2011) e “Indiamore” (2013), rispettivamente ispirati alla cultura creola di New Orleans e all’India. Ultrascore è un metodo di composizione originale, elaborato dallo stesso Chassol per rappresentare musicalmente l’universo di suoni che la realtà ci offre. I suoi live sono un’occasione per conoscere questo suggestivo questo processo creativo: soundtracks, minimalismo, elettronica, musique concrète e field recordings sintetizzati in un suggestivo concept audio/video.
OUMOU SANGARÉ: Sabato 30 settembre ore 21 – Villa Vannucchi, San Giorgio a Cremano
Cantautrice del Mali, stella di prima grandezza della scena internazionale, Oumou Sangarè è ambasciatrice della musica africana nel mondo, insignita nel 2001 dell’International Music Council/Unesco Music Prize per il suo contributo “all’arricchimento e allo sviluppo della musica, della pace, della comprensione tra popoli e della cooperazione internazionale”. Esponente di spicco nella lotta per i diritti delle donne, è molto più di una semplice cantante. È semmai un fenomeno sociale, per i valori che incarna e per i quali si batte. Una donna africana che dice sempre ciò che pensa senza mai tirarsi indietro. Dal 2003 è ambasciatrice di buona volontà della FAO. A maggio di quest’anno ha pubblicato il suo ultimo lavoro discografico “Mogoya”, a otto anni dal precedente “Seya”, un disco politico, che rende omaggio al ricchissimo passato del Mali e guarda attentamente al futuro.
ALSARAH & THE NUBATONES: Domenica 1 ottobre ore 19 –Piazzetta dell’Annunziata, Massa Lubrense
Alsarah è un’artista sudanese trapiantata a Brooklyn, cantautrice ed etnomusicologa, considerata la nuova star del Retro-Pop est-africano. Impreziosita di influenze arabiche ed est-africane, la sua musica viaggia tra melodie atemporali e ritmi impetuosi. Dopo il successo del primo album “Silt”, uscito nel 2014 e presentato nei luoghi più prestigiosi del mondo, Alsarah e i suoi musicisti The Nubatones tornano con una nuova opera “Manara”, da cui esce fuori un percorso dedicato alla celebrazione dei cambiamenti di vita e all’osservazione delle nostre differenze come mezzo di arricchimento reciproco, di fronte all’attuale atmosfera di anti-immigrazione globale.
Tutti gli eventi in programma sono ad ingresso gratuito fino ad esaurimento dei posti disponibili.
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