Formale opposizione presentata dalla Regione Campania al Ministero delle Politiche Agricole, alimentari e forestali circa la “proposta di riconoscimento della Denominazione di origine protetta (Dop) Mozzarella di Gioia del Colle”, pubblicato in Gazzetta Ufficiale lo scorso 28 agosto. Se non fosse stato compiuto questo passo ufficiale entro 30 giorni da quella data, la nuova Dop sarebbe stata inserita nell’elenco ufficiale di settore europeo. “Con la delibera approvata oggi – spiega il presidente della Giunta campana, Vincenzo De Luca – diamo seguito a quanto annunciato. I prodotti caseari pugliesi sono prelibati ma, nel rispetto della tipicità delle produzioni locali e manifestando pieno interesse per la valorizzazione anche delle risorse di tutti i territori, l’unica mozzarella Dop è e deve restare solo la nostra, realizzata esclusivamente con latte di bufala”. La proposta di denominazione Mozzarella di Gioia del Colle presenta, infatti, elementi di parziale omonimia con la denominazione Mozzarella di Bufala Campana già iscritta nel registro delle Dop, condizione già questa ostativa secondo il regolamento delle Dop. Per la Campania, poi, “non sussiste una differenziazione sufficiente tra le condizioni d’impiego e di presentazione locali e tradizionali del nome parzialmente omonimo proposto e quelle del nome già iscritto, che garantisca la necessità di assicurare un trattamento uguale ai produttori interessati alle due denominazioni e a far si che i consumatori non siano indotti in errore”. Infine, la denominazione proposta non consente di distinguere l’origine del latte utilizzato, di mucca nel caso pugliese e di bufala in quello campano.
Articolo pubblicato il giorno 27 Settembre 2017 - 16:31