Arresti domiciliari per 7 docenti universitari, titolari di cattedre di diritto tributario in diversi atenei italiani, per reati di corruzione Altri 22 docenti sono stati interdetti dallo svolgimento delle funzioni di professore universitario e di quelle “connesse ad ogni altro incarico assegnato in ambito accademico per la durata di 12 mesi”. E’ l’esito dell’operazione “Chiamata alle Armi” eseguita questa mattina dalla Guardia di Finanza di Firenze su tutto il territorio nazionale, dopo che un primo caso di corruzione era stato accertato nel capoluogo fiorentino. Sono 59 i docenti complessivamente indagati per reati di corruzione . Le misure coercitive sono state disposte dal giudice per le indagini preliminari del Tribunale di Firenze su richiesta della Procura della Repubblica fiorentina diretta dal procuratore capo Giuseppe Creazzo. Sempre stamani sono state eseguite più di 150 perquisizioni domiciliari presso uffici pubblici, abitazioni private e studi professionali. Nei confronti di altri 7 docenti universitari, il giudice per le indagini preliminari di Firenze, Angelo Antonio Pezzuti, si è riservata la valutazione circa l’applicazione della misura interdittiva dopo l’interrogatorio degli stessi indagati. Secondo quanto si è appreso, i docenti universitari di diritto tributario finiti agli arresti domiciliari sono residenti: uno a Milano, uno a Livorno, tre a Roma, uno a Bologna e uno a Napoli. Sarebbero titolari di cattedre negli atenei di Siena, Napoli, Cassino, Bologna e Castellanza Varese.
Articolo pubblicato il giorno 25 Settembre 2017 - 09:50