E’ su un fanale e un paraurti rimasti sul luogo dell’investimento, parti di un’auto scura e di grossa cilindrata come sembrerebbe, che gli investigatori che indagano sull’uccisione di un ciclista da parte di un ‘pirata’ a Martinsicuro in provincia di Teramo stanno in queste ore concentrando l’attenzione. Al setaccio dei Carabinieri, carrozzerie e officine meccaniche della zona, cosi’ come alcuni casolari tra la ferrovia e l’arenile, nella convinzione che l’investitore possa essersi preoccupato di riparare il vistoso danno che la macchina ha subito nell’impatto e nella convinzione che possa risiedere in zona. Al vaglio anche le testimonianze sulla base delle quali gli investigatori non escludono che il ciclista travolto e ucciso da un’auto pirata sia stato vittima di una gara tra due autovetture. Alcuni testimoni avrebbero riferito di aver notato sfrecciare con la macchina di colore scuro un’altra piu’ chiara, come se stessero gareggiando in velocita’ e che quello fosse un secondo passaggio, preceduto da un altro in direzione opposta, nel tratto di rettilineo all’interno del centro abitato della frazione Villa Rosa di Martinsicuro , tra case e auto in sosta. La vittima, Carino Strozzieri, camminava al margine del marciapiede, spingendo la sua bicicletta: il suo corpo e’ stato sbalzato a diversi metri di distanza e martoriato dall’investimento.
Articolo pubblicato il giorno 2 Settembre 2017 - 17:37