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Chiuse le indagini sul parroco di Massa Carrara ‘incastrato’ dal giovane escort napoletano

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Va verso il processo don Luca Morini, parroco di Massa Carrara detto ‘don Euro’,  la cui vita è stata divisa negli ultimi anni tra le confessioni dei fedeli e le messe della domenica, ma anche tra feste su yacht di lusso, scarpe di coccodrillo, perfino un escort maschio e un tesoretto da un milione di euro. L’inchiesta  della procura di Massa Carrara, con il deposito della chiusura delle indagini ha coinvolto come indagato anche il vescovo di Massa, monsignor Giovanni Santucci. Don Morini e’ accusato di aver truffato i fedeli utilizzando i soldi delle offerte per scopi personali, vizi e capricci. La procura gli ha anche sequestrato 700 mila euro in contanti, 150 mila euro in pietre preziose, titoli ed azioni. Coindagato monsignor Santucci, accusato di aver prelevato 1.000 euro da un conto della curia vescovile per darli in mano al sacerdote “senza alcuna motivazione” e di aver “pressato” la Cattolica Assicurazioni per aumentare il punteggio di invalidita’ del prete. Quindi, “impiego indebito di denaro della curia” e “tentata truffa”. L’avvocato del vescovo, Adriano Martini ha commentato brevemente: “E’ tutto un grande equivoco” e ha presentato una memoria difensiva, subito dopo aver preso atto della chiusura delle indagini in cui, oltre a spiegare come sono andati i due fatti contestati, traccia gia’ una linea di difesa: “Abbiamo scoperto – osservano il procuratore Aldo Giubilaro e la pm titolare delle indagini, la sostituta Alessandra Conforti- che il vescovo, essendo il padre di tutti i suoi parroci, ha il dovere e il compito di aiutarli sempre”. Le indagini su don Morini partirono nel 2016, dopo la denuncia di alcuni fedeli, quando pero’ lo scandalo era gia’ scoppiato: un giovane escort napoletano, che credeva don Morini un facoltoso magistrato, per gelosia aveva rivelato alla stampa la sua relazione omosessuale con il sacerdote; aveva filmato i festini a base di sesso e cene da 17 portate, i regali ricevuti, i biglietti d’amore e aveva spedito tutto alla trasmissione televisiva Le Iene, alle curie di Napoli e di Massa Carrara. La Chiesa non batte’ ciglio, la tv mando’ in onda i filmati integrali e i fedeli riconobbero il loro parroco. Cosi’ trovarono il coraggio di denunciare alcuni fatti. Don Morini l’avevano, appunto, soprannominato don Euro, perche’ solito chiedere soldi in maniera insistente, anche per celebrare messe e funerali, per confessare e per benedire; i fedeli credevano di aiutare i bambini in Africa, di dare fondi per la ricerca, per la costruzione di asili nido o per curare i malati. Ma nulla di tutto questo accadeva. Morini fu sospeso da parroco di Caniparola ma non gli fu tolto l’abito talare: fu trasferito a Marina di Massa dove ora vive in un alloggio della curia. Il vescovo Santucci, quando ancora non era lambito dall’inchiesta, disse che andava “recuperato, come una qualunque pecorella smarrita”: oggi, pur per episodi circoscritti, si ritrova indagato insieme al parroco. C’e’ stata anche un’indagine ecclesiastica, rivelata dalla procura che ne ha chiesto gli atti all’arcivescovo di Pisa. L’escort uomo, invece, ha scritto un libro su tutti i suoi famosi amanti in cui racconta anche la storia passionale con lui, con ‘don Euro’, il parroco allegro di Caniparola, paesino della Lunigiana dove tutti sanno di tutti. (ANSA). Y4G-GUN 22-SET-17 20:07 NNNN


Articolo pubblicato il giorno 22 Settembre 2017 - 19:57

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