Alfageme ha ritrovato la Casertana lì dove l’aveva lasciata poco più di un anno fa. Non ha mai voluto rivelare come arrivò la cessione al Padova. Contratto principesco e speranze di un finale di carriera esaltante in veneto. Per l’attaccante originario di La Pampa, però, le cose non andarono come previsto: tanta panchina alla corte di Brevi e solo tre reti. Troppo poco per uno come lui abituato a caricarsi di tante responsabilità. Lo capì D’Agostino nei primi giorni della sua gestione tanto da provare a riportarlo in rossoblù ma a gennaio di quest’anno, anche con qualche polemica, non se ne fece nulla. Poi la nuova chiamata, quest’estate, alla quale Alfageme ha detto subito sì. Raggiante davanti alla sede sociale nel giorno della sua presentazione on the road’. Emozionato nel salutare i tifosi quasi come fosse ritornato a casa. «La Casertana sarà la mia ultima squadra italiana» ha detto alla firma del contratto che lo lega ai falchetti per due stagioni. Ma, è evidente, l’argentino vuole salutare il Belpaese lasciando un gran ricordo di se. E così, pronti via, gol al debutto ufficiale in rossoblù a Catanzaro. Poi tanta corsa e voglia di lottare contro il Catania ed un’altra rete, decisiva per il pareggio ad Andria.
Articolo pubblicato il giorno 14 Settembre 2017 - 08:14