«In questa categoria – dice il tecnico Scazzola – non esistono partite facili, ancor più in un girone come il nostro dove non deve mai mancare la clava come alternativa al fioretto. Siamo una squadra in crescita, anche se abbiamo margini di miglioramento. Abbiamo costruito una squadra che quest’anno potrà farci togliere delle soddisfazioni e tra un mese potrete vedere il suo vero potenziale. Ora, però, concentriamoci su questa partita contro una compagine che fa dell’agonismo l’arma migliore ma che presenta comunque delle buone individualità come Rada, Curcio, Piccinni e Croce». La Fidelis Andria viene da un pareggio casalingo ricco di reti (3-3 il risultato finale) con la Juve Stabia, mentre il suo impegno previsto in calendario per sabato scorso a Siracusa è stato rinviato al 26 settembre. Per quanto riguarda la formazione che scenderà in campo, confermate le assenze dell’esterno D’Anna (messo fuori causa da una forte contusione a una coscia rimediata contro il Catania e che l’ha costretto a uscire poco oltre il quarto d’ora di gioco) e del portiere Benassi, anche se per quest’ultimo si è tentato di portarlo almeno in panchina. Out anche Colli che riprenderà tra una decina di giorni dopo che avrà smaltito l’infortunio alla caviglia rimediato in occasione dell’amichevole precampionato di tre settimane fa con l’Afragolese. Confermato tra i pali, quindi, Cardelli. Torna disponibile, invece, Padovan che dovrebbe riprendere il suo posto al centro del tridente offensivo con Alfageme che, pertanto, tornerà nella posizione di esterno destro, a lui più congeniale. Ancora panchina, quindi, per Turchetta, pronto comunque a dare il suo contributo in caso di necessità. In difesa, invece, spazio a Galli sulla corsia di destra, mentre De Marco, il match winner di sabato scorso, si sistemerà sul lato opposto. La Casertana, pertanto, dovrebbe scendere in campo con il modulo 4-3-3 che prevede l’impiego di Cardelli in porta; Galli, Rainone, Polak e De Marco da destra a sinistra della linea difensiva; Carriero, Rajcic e De Marco lungo la linea mediana del campo; Marotta, Padovan e Alfageme, infine, a formare il tridente offensivo.
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