Il Pubblico Ministero aveva richiesto il carcere a vita: l’ergastolo perché oltre al contestato omicidio c’erano anche dei reati “salienti”. Invece il boss di Ponticelli, Ciro Formicola, ha ottenuto l’esclusione del massimo della pena e dovrà scontare una condanna a trent’anni. Come lui anche il boss Luigi Piscopo coimputato nello stesso processo. La DDA nei confronti di Piscopo aveva chiesto una condanna all’ ergastolo. Il movente dell’ omicidio di Guglielmo Esposito, freddato nel settembre 1996, sta nella volontà dei capi di camorra di Ponticelli e San Giovanni a Teduccio di eliminare un proprio affiliato diventato scomodo e perché sospettato di avere contatti con le forze di polizia. Esposito, infatti, sarebbe stato in più occasioni notato nei pressi dei bunker nei minuti immediatamente precedenti ad alcuni blitz della polizia. L’uomo non era ai vertici dell’ Organizzazione, gestiva le piazze di droga e le frequentava in maniera assidua.
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