E’ tornato in libertà l’ex baby killer della “Paranza dei Bambini”Antonio Napoletano, alias “’o Nannone”. Ha ottenuto gli arresti domiciliari dopo due anni. Il suo ritorno a casa è stato salutato con entusiasmo dalla cosca che ora può contare di nuovo su uno dei leader storici e con preoccupazione da investigatori ma anche dai clan avversari di Forcella e di piazza Mercato, delle Case Nuove e del borgo Sant’Antonio Abate, dove risiede. Era considerato il braccio destro di Emanuele Sibillo, il “capo” della Paranza ucciso nel 2015 in via Oronzio Costa dal clan Buonerba, i cosiddetti “capelloni”.
Antonio Napoletano, assistito dall’avvocato Riccardo Ferone, come anticipa Il Roma, ieri mattina ha così potuto lasciare il carcere per fare ritorno a casa per scontare il resto della pena. Tra qualche mese sarà completamente libero. Anche se si cono altri due procedimenti penali a suo carico. A novembre scorso infatti era stato condannato a soli due anni di carcere dai giudici della prima sezione della Corte di Appello di Napoli rispetto ai sei anni inflitti in primo grado. Napoletano fu condannato per la sola detenzione dell’arma, con l’esclusione dell’aggravante camorristica cioè di aver tenuto in casa armi che servivano al gruppo Sibillo, e con l’assoluzione dal reato di ricettazione per la dubbia provenienza della lupara. La fama di spietato killer, nonostante la sua giovane età ‘o nannone se l’era conquistata durante la faida di Forcella contro i Buonerba.”Quello viene qui sotto con la pistola in mano. Gli abbiamo piazzato tre colpi e non è morto.Tu ci puoi provare pure per altri dieci giorni, ma quello non muore. Il giorno che lo prendiamo gli spariamo tutte le botte in testa e in faccia2, si legge in una delle intercettazioni contenute nell’ordinanza contro il clan Buonerba. Napoletano era considerato un vero pericolo da eliminare. Ma ora dopo due anni di carcere è a casa ai domiciliari.
Articolo pubblicato il giorno 21 Settembre 2017 - 08:08