È stata la prima donna ad essere condannata per associazione mafiosa.Anna Mazza, la temuta “vedova nera della camorra” è morta stamane dopo una breve malattia.
Aveva 80 anni ed era ricoverata nella clinica Villa dei Fiori di Acerra.Era stata colpita da un ictus il 19 settembre scorso.
Era la vedova di Gennaro Moccia, il padrino di Afragola ucciso negli anni Settanta.
La storia della camorra racconta che fu lei a vendicare la morte del marito armando la mano del figlio Antonio, all’epoca tredicenne, facendo uccidere Antonio Giugliano nel cortile di Castel Capuano, ex sede del Tribunale di Napoli.La donna venne arrestata, quale ispiratrice del gesto delittuoso, ma prosciolta in istruttoria.
Nell’aprile del 1976, Gennaro Moccia era stato trucidato in un agguato dai killer dei clan rivali Magliulo e Giugliano.Da quel momento comincia la storia criminale di Anna Mazza che, all’età di 39 anni, eredita dal marito il comando di uno dei gruppi più potenti dell’intera Campania, egemone nei Comuni a nord-est di Napoli, in particolare Afragola, Arzano, Caivano, Casoria e zone limitrofe.
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