Gli investigatori non hanno dubbi: c’è stato qualcuno, o forse più di uno, che ha tradito Nicola Notturno ‘o chiatto, trucidato nella notte tra domenica e lunedì sotto la sua abitazione in via Ghisleri a Scampia. Gli uomini della squadra mobile di Napoli che stanno conducendo le indagini, con il coordinamento della Dda, stanno cercando di fare luce sugli ultimi movimenti del giovane rampollo di una delle storiche famiglie di “scissionisti” del clan Di Lauro. La polizia sta controllando il suo cellulare per capire attraverso chat, sms e telefonate, i suoi movimenti e soprattutto i suoi rapporti. ma in particolare si vuole capire dove è stato nella serata di domenica e con chi si è visto. C’è un buco di ben nove ore nel suo ultimo giorno di vita che va scandagliato. Probabilmente la chiave di volta dell’omicidio è tutta li. I suoi familiari lo hanno visto uscire intorno alle sei di pomeriggio da solo con la sua auto e poi se lo sono ritrovati in pratica morto poco dopo le tre di notte sotto casa. Cosa è successo in quelle nove ore? Con chi si è visto? Chi ha incontrato? Dove è stato? I suoi assassini sicuramente lo sanno. Ma anche chi lo ha seguito e lo ha tradito. Secondo alcune voci arrivate agli investigatori Nicola Notturno avrebbe avuto un grosso debito di droga. E allora è probabile che gran parte di quelle nove ore la vittima le abbia trascorso a discutere con i suoi creditori. Incontro che forse non ha sortito gli effetti sperati visto che è stato ammazzato. Gli uomini della squadra mobile di Napoli stanno anche cercando di decifrare a chi erano rivolti i messaggi che su un profilo facebook di famiglia la vittima stava inviando negli ultimi mesi con frasi tipo: “Sono Piu Forte Di Quello Che Pensate”, oppure “Io mi faccio i cazzi miei ma se campo 100 anni sono cazzi vostri” e ancora “Sono peggio Di ciò Ke Andate a dire In Giro..!!”. Nel frattempo da qualche mese è uscito dal carcere anche il padre Raffaele che aveva finito di scontare la sua pena e che da quando era uscito aveva tenuto un profilo basso.
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