Oltre cento anni di carcere sono stati comminati ai clan Ascione-Papale e Birra-Iacomino protagonisti della sanguinosa faida di Ercolano. Mano pesante del gip Gabriella Pepe, soprattutto nei confronti della donna boss Immacolata Adamo, alias” donna Assunta, moglie del boss defunto Raffaele Ascione detto Rafele ‘o lungo. Per lei 8 anni e 8 mesi di carcere perché considerata la reggente della cosca dopo la morte del marito.Non a caso il boss rivale Giovanni Birra aveva deciso di ucciderla per vendicare la morte del cognato Giuseppe Infante ucciso su disposizione di Luigi Nocerino e Immacolata Adamo appunto. E’ stato ricordato nel corso del processo dal pentito Sannino: “Immacolata Adamo doveva morire e così i Birra avrebbero avuto il controllo di tutte le attività illecite di Ercolano”. Il piano però non riuscì ad andare in porto perchè ci sono stati gli arresti che hanno fermato in parte la faida. I contrasti tra i due clan erano saliti alle stelle anche perché “Donna Assunta” aveva osato sfidare i Birra restituendo i 25 milioni di lire che le erano stati consegnati per alzare bandiera bianca. la donna boss prima aveva accettato e poi sostenne che quei soldi erano pochi. Fu lo stesso boss Stefano Zeno a presentarsi a casa sua e a riprendersi i soldi. In un incontro carico di tensione. da quel momento il nome di Immacolata Adamo era finito sulla black list dei Birra. Mano pesante anche nei confronti di Ciro Montella, alias ’o lione: per lui 9 anni e 4 mesi per tentata estorsione. Il cugino omonimo dovrà invece scontare una condanna a 10 anni.Così come Luigi e Donato Fusco. Dieci anni e 8 mesi per Giacomo Porcelli. Sette anni di carcere sono stati incassati da Claudio Itri. Al centro del processo anche il raid punitivo ai danni del padre della pentita Antonella Madonna, ex moglie del boss Natale Dantese. L’uomo, come è stato ricostruito dai pentito e dai riscontri degli investigatori, fu “sequestrato” e costretto a scavare la sua tomba. Per questo episodio sono stati condannati a 4 anni a testa Edmondo, Gennaro e Luigi Dantese. Infine le condanne a 4 anni, con le attenuanti riconosciute ai collaboratori di giustizia, da Ignazio Magliulo, il pentito-lampo della camorra di Ercolano, e le pene minori per Salvatore Suarino, 4 anni di carcere, Gennaro Vulcano, 2 anni e sei mesi, Ciro Lucarelli, 3 anni e 8 mesi, così come Giuseppe Fusco, metre a 2 anni di carcere è stato condannato Santoro Carotenuto.Il processo è partito dal blitz Freedom che nel luglio del 2016 portò all’arresto degli affiliati dei due clan.
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