Molti utenti si sono scagliati contro la pubblicità, pubblicata da Motta anche sulla propria pagina Facebook, del celebre cornetto Buondì. “È orrenda, irreale. Far parlare con una frase così costruita la bambina e la madre incenerita da un asteroide non fa sorridere nessuno, anche se dotato di grande ironia”, scrive Irene. In molti hanno raccontato che i figli piccoli, davanti alla tv, sono rimasti colpiti dal finale ‘violento’ della pubblicità e che alcuni di loro si sono messi anche a piangere. “Quando avete pensato allo spot non vi è venuto in mente che una bambina che ha perso tragicamente la madre potrebbe sentirsi male di fronte a queste immagini?“. Dal tono meno perentorio Andrea, che strizzando l’occhio con un emoji domanda: “Avete pure pagato qualcuno per realizzarla?”.
“Se cercate qualcosa che vi colpisca, oggi vi accontenteremo!”, è la frase con cui la Motta ha lanciato il video sul più popolato dei social network. Dopo le migliaia di reazioni i responsabili della comunicazione dell’azienda hanno diffuso le immagini del backstage dello spot e hanno cercato di rispondere ad ogni utente, difendendo la propria campagna pubblicitaria.
E rispondendo ad alcuni utenti :
“Sara, ci sono tanti tipi di ironia, qui giochiamo sull’irrealtà della situazione, mostrando cosa potrebbe accadere se si realizzasse davvero un modo di dire molto diffuso in Italia”.
In risposta a Nick, che incolpa Motta di copiare lo stile cruento di alcuni cartoni animati e serie tv americani: “Scherziamo solo sull’irrealtà di questa situazione. Quante volte hai visto un asteroide colpire la Terra?”.
La contestazione su Facebook riguarda il finale violento della pubblicità.
“Mio figlio è rimasto colpito, non avete pensato a chi ha perso la madre da piccolo?”.
Ma c’è chi ne apprezza l’ironia: “Basta famiglie perfette in tv”, “Non riesco a smettere di ridere”, confessa Giuseppe.
E, per fare un dispetto ai molti critici, Marco scrive che andrà al supermercato a comprarne 20 scatole “per regalare una merendina a tutti quelli che non hanno colto l’ironia”
Flaminia alza il livello della discussione e ne fa una questione di stile televisivo. “Non comprerei il Buondì come non comprerei nessun’altra merendina industriale, ma voglio farvi i complimenti per questo spot coraggioso che finalmente ci porta (con decenni di ritardo) nell’era della pubblicità ironica e dissacrante“. D’accordo anche Nicola: “Basta con le famiglie perfette e felici”.
La polemica, però, non è destinata a finire. In un sequel della pubblicità anche il padre della bambina, dopo un dialogo simile a quello andato in scena poco prima tra la mamma e la piccola, viene schiacciato da un meteorite ‘un po’ più infuocato di quello di prima’. E questa volta, a sparire dallo schermo, è anche la protagonista.
Contro lo spot, oltre alla Rete, si è schierata l’Aiart, l’associazione cattolica dei telespettatori. Il presidente Massimiliano Padula si è lamentato del “cattivo gusto dei pubblicitari nel raccontare un momento importante di relazione familiare come quello tra madre e figlia”. Ha annunciato poi che l’Aiart farà una comunicazione all’Istituto di auto-disciplina pubblicitaria, all’Agcom e alla Rai affinché valutino se contenuti del genere possano essere trasmessi in qualunque orario del giorno.
(fonte repubblica.it )
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