La guardia costiera di Salerno ha sequestrato parte di un’impianto di scarico di un’azienda di pomodori nell’agro nocerino-sarnese. L’impianto permetteva ai reflui non sottoposti al processo di depurazione di immettersi direttamente nel Rio San Marino e quindi nel Fiume Sarno. Il titolare dell’azienda è indagato per reati ambientali, fra cui l’illecito smaltimento dei reflui industriali che ha determinato il pericolo di alterazione degli equilibri ecologici ed ambientali del bacino idrografico del Fiume Sarno. L’indagine, soprannominata ‘Sarno rosso’, è coordinata dalla procura della Repubblica di Nocera Inferiore. L’operazione di polizia giudiziaria è stata diretta dal capitano Gaetano Angora. I militari della Guardia Costiera di Salerno si sono attivati unitamente a volontari delle guardie ambientali del Wwf di Salerno, ed hanno proceduto ad ispezionare il corso idraulico del Rio San Marino, una delle tre sorgenti del Fiume Sarno, area che ricade nella perimetrazione di riserva integrale del parco regionale del Fiume Sarno, e ciò al fine di accertare e reprimere eventuali scarichi industriali abusivi che determinano la compromissione delle acque del fiume già considerato più inquinato di Europa, e oggetto di specifici piani di intervento finalizzati al suo recupero ambientale.
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