Non sarà facile contro gente del calibro di Belotti e Liajic, Iago Falque e Niang, Rincon e Berenguer, tutti atleti di un certo livello e pronti a punirti al primo errore. Ma i giallorossi hanno voglia e soprattutto il dovere di crederci, e per la verità sono anche stufi di ricevere complimenti per il gioco espresso senza tuttavia raccogliere punti. Baroni si ritrova 7 giocatori in più dall’ultima fase di mercato, che hanno indubbiamente innalzato il livello tecnico-qualitativo dell’organico, ma per adesso (anche a causa di acciacchi di varia natura e della condizione non irresistibile di alcuni, che peraltro vanno anche integrati nei meccanismi tattici) si affiderà sostanzialmente al nucleo già arruolato e impiegherà solo tre degli ultimi arrivati. Si tratta di Antei, che verrà schierato da centrale destro accanto a Lucioni, Memushaj (che è in ballottaggio con Del Pinto e dovrebbe essere il partner di Cataldi in mediana) e Iemmello, che dovrebbe agire da prima punta in tandem con Coda incaricato di girare un po’ più al largo. Solo panchina dunque per i vari Armenteros, Lazaar, Lombardi (forse per lui neppure quella visto che è reduce da una distorsione) e Parigini, con quest’ultimo, ex di turno, che è fisicamente il più a posto di tutti e potrebbe subentrare a partita in corso con la smania di dimostrare al suo ex allenatore di aver commesso un errore a lasciarlo andar via. C’è rispetto nei riguardi di Sinisa Mihajlovic e della sua brigata, ma nessun timore: il Benevento, che ha già messo in difficoltà Samp e Bologna pur non racimolando nulla, sa di poter puntare sulla coralità di gioco e sull’attacco agli spazi soprattutto dalle corsie esterne. Baroni chiederà un superlavoro a Ciciretti e D’Alessandro, che dovranno puntare e saltare l’uomo, andare sul fondo e crossare o accentrarsi e concludere (o chiedere uno-due), ma anche essere in grado di garantire adeguata copertura in aiuto a terzini e centrocampisti. Almeno stavolta ci sarà la possibilità di avvicendarli con elementi di ruolo nel momento in cui avranno terminato le rispettive riserve d’energia. Il tecnico fiorentino confermerà Belec tra i pali, mentre per le corsie difensive dovrebbe scegliere ancora una volta Venuti e Di Chiara a scapito di Gaetano Letizia. Tra i nuovi, Lazaar e Armenteros hanno eseguito sedute di allenamento differenziate e potrebbero essere al massimo utilizzati per un piccolo spezzone di gara, in caso di estrema necessità. Stesso discorso per Lombardi che Baroni intende far recuperare al meglio senza forzare i tempi. Riguardo gli altri, non ci sarà Costa che fino al Bologna aveva sempre stretto i denti ed ora ha dovuto arrendersi, mentre Puscas è rientrato dalla convocazione in nazionale rumena con qualche leggero fastidio e non sarà al top.
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