La missione da portare a termine in terra piemontese è duplice: rompere l’incantesimo delle amare sconfitte in trasferta e provare a sfatare il tabù di Novara dove l’Avellino non ha mai assaporato la gioia della vittoria. Compito arduo, ma non impossibile, per una squadra in costante crescita come quella biancoverde che Walter Novellino sta provando a plasmare a sua immagine e somiglianza fin dal ritiro di Cascia. I sette punti in classifica, raccolti tutti al Partenio-Lombardi, rappresentano un buon bottino ma, di certo, non soddisfano del tutto l’ambizione del trainer di Montemarano. I passi falsi di Cremona e Cesena, l’allenatore lo ha dichiarato pubblicamente, non li ha digeriti affatto anche perché in entrambe le circostanze la squadra ha dimostrato di non essere inferiore agli avversari. Contestualmente, però, l’Avellino ha palesato sia in Lombardia che in Romagna una clamorosa vulnerabilità difensiva. Ecco perché, facendo tesoro di come sono andate le due precedenti partite lontano dall’Irpinia, il trainer appare deciso ad apportare una serie di accorgimenti al suo scacchiere. Senza per nulla intaccare il modulo, che resterà ancorato al 4-4-1-1, al Silvio Piola sono previste delle novità un po’ in tutti i reparti. In difesa, davanti a Radu che sembra aver riconquistato il posto pure senza aver fatto miracoli contro il Venezia, la novità assoluta potrebbe essere rappresentata dalla conferma tra i titolari del belga Ngwa con relativo dirottamento a destra. Sulla corsia opposta, infatti, ci sarà Rizzato che, pure ieri pomeriggio, ha lavorato a pieno regime ed è ormai recuperato alla causa insieme a Suagher, di rientro dalla squalifica, e dello stesso Migliorini, che non ha accusato fastidi al solito ginocchio. Escluso dalla linea difensiva, tuttavia, l’ex salernitano Laverone troverà posto più avanti su una delle due corsie laterali da dove uno tra Molina o, più probabilmente, Bidaoui finirà dritto in panchina per riposare. In realtà, nella zona nevralgica avrebbero bisogno di tirare il fiato pure Di Tacchio e D’Angelo ma saranno regolarmente della sfida. Entrambi agiranno alle spalle di Morosini, fantasista sempre più integrato nei dettami tattici di Novellino, che contro i piemontesi di Eugenio Corini potrebbe ritrovarsi a cambiare per l’ennesima volta partner. Sebbene la logica spinga per il ritorno dal primo minuto di Matteo Ardemagni al posto dell’affaticato Gigi Castaldo, infatti, non è affatto da escludere la mossa a sorpresa che porta a Raul Asencio. Il baby del Genoa, unico attaccante a non aver ancora scritto il suo nome nel tabellino dei marcatori tra Tim Cup e campionato, in allenamento sta dando dimostrazione di attraversare un buon momento di forma e di avere una grande voglia di vestire i panni del protagonista.
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