La praticità di Novellino contro la spregiudicatezza di Tesser. Cremonese – Avellino sarà anche una sfida tra veterani e strateghi della panchina. Logico attendersi qualche mossa a sorpresa da due allenatori che sono entrati nel cuore delle rispettive tifoserie. L’ex biancoverde, in Lombardia, è diventato un idolo per aver riportato i grigiorossi in cadetteria dopo undici anni. Il trainer di Montemarano, in Irpinia, è considerato un profeta in patria. Dall’alto della sua esperienza, però, Novellino sa bene che nel calcio conta sempre l’ultimo risultato e per questa ragione sta da martedì scorso, giorno della ripresa della preparazione, tenendo il gruppo sulla corda. Contrariamente alle sue abitudini ha fatto svolgere diverse sedute a porte chiuse. Segnale evidente che ha in mente qualche mossa a sorpresa non solo in formazione. A scombussolare un po’ i suoi piani, però, è stato l’allenamento di ieri pomeriggio che ha visto il ritorno di Marchizza dalla nazionale under 20 ma anche il forfait di D’Angelo e Paghera: il primo si è fermato a scopo precauzionale per un risentimento al flessore della coscia sinistra; il secondo per un malanno all’adduttore. Entrambi sono in dubbio per domani. Quanto basta per tenere in ansia Novellino che, per fronteggiare il rombo del 4-3-1-2 di Tesser, sta valutando l’ipotesi di rispolverare il 4-1-4-1 sperimentato a più riprese nel ritiro di Cascia. Dovesse optare per questa soluzione tattica, rispetto all’undici iniziale schierato contro il Brescia, la vera novità sarebbe rappresentata dall’esclusione iniziale di Morosini, fantasista tra le linee ancora a caccia della sua dimensione biancoverde. Così facendo Ardemagni perderebbe l’apporto dell’ex Genoa ma la squadra ne guadagnerebbe in solidità a centrocampo, reparto apparso in maggiore difficoltà nei primi settanta minuti contro il Brescia. Di certo sulla corsia mancina, complice la squalifica di Bidaoui e la non convincente prestazione di D’Angelo contro le rondinelle, scoccherà l’ora di Lasik. Lo slovacco, perfettamente recuperato dall’infortunio patito in ritiro da ormai due settimane, pure ieri è stato provato a lungo alternandosi sulle corsie laterali con un sempre più frizzante e convincente Molina. A Moretti e D’Angelo con quest’ultimo come detto in forte dubbio, invece, toccherebbe il compito di cercare l’inserimento a sostegno di Ardemagni mentre a Di Tacchio sarebbero affidate le chiavi del gioco davanti ad una linea difensiva che non varierà pure in caso di canonico 4-4-1-1. Davanti a Lezzerini, quindi, la linea Maginot partirà da Laverone, passerà per Suagher e Migliorini e si concluderà con Rizzato, terzino sinistro che allo stadio Zini taglierà il traguardo delle 400 gare in serie B. Diversamente, con la conferma del modulo di sabato scorso, ad essere sacrificato per far spazio a Lasik non sarà Morosini bensì Moretti, centrocampista dal quale Novellino si attende tantissimo ma che sta spesso alternando dei bagliori a qualche offuscamento di troppo. Ipotesi di formazione sperimentate per un’intera settimana ma vincolate alla indispensabile presenza di Angelo D’Angelo. In caso di forfait del capitano e dello stesso Paghera, infatti, sia Moretti che Morosini finirebbero per giocare d’ufficio per mancanza di alternative.
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