Le certezze di Walter Alfredo Novellino dopo il primo blitz esterno a Novara, fanno i conti con un turnover che è frutto di un ragionamento logico alla luce del tour de force delle cinque sfide – e che sfide – che proprio partendo da oggi con l’Empoli in casa, proseguiranno con la visita al Bari, il derby con la Salernitana tra le mura amiche e di nuovo una trasferta delicata contro il Pescara di Zeman. «Decisamente è un esame importante e significativo – esordisce Novellino – contro un avversario indubbiamente forte, con elementi importanti e costruito per risalire subito. Starà a noi impedirgli di dimostrare le sue capacità, scombinandogli i piani tattici puntando a superare un esame a pieni voti che ci dia consapevolezza della nostra forza che non è da meno a quella dello stesso Empoli, ed in grado di farci irrobustire, fortificare una consapevolezza nelle nostre capacità e qualità in grado di accompagnarci da qui in avanti, lungo un percorso obiettivamente tortuoso e pieno di insidie». Dribblato con molta diplomazia l’argomento formazione da parte del tecnico originario di Montemarano che si affida a quanto visto in settimana durante le sedute di allenamento. «Andrà in campo la formazione migliore – sottolinea – perchè ciò che più conta è dare continuità al nostro cammino ed alle nostre prestazioni. I numeri dicono che posso disporre di ventidue elementi, anzi ventitrè se consideriamo Gavazzi, e tutti sullo stesso livello: in pratica non esiste un Avellino A ed uno B, ma una sola squadra che può attingere dalle caratteristiche di tutti i componenti della rosa: basta solo scegliere ed io lo farò a seconda delle circostanze, delle necessità».
Articolo pubblicato il giorno 30 Settembre 2017 - 09:01 / di Cronache della Campania