Allo Zini di Cremona per spalmare una quota punti importante, rincontrando un passato abbastanza recente che si chiama Tesser, Arini, Mokulu, Almici. «Ecco perchè occorre partire col piede giusto contro una neo promossa di tutto rispetto, rafforzatasi con elementi di valore ed esperienza – esordisce Novellino – Andiamo lì a fare la nostra gara con la testa alta e con la convinzione di poter giocarcela stasera e in avanti contro tutti. D’altronde non è cosa da poco essere partiti bene contro una squadra, il Brescia, di cui sentiremo parlare, che siamo stati bravi a recuperare, colmando il gap iniziale dello svantaggio, raggiungendola e superandola. La Cremonese sarà un altro scoglio, uno dei tanti che troveremo nella nostra navigazione e che dovremo aggirare e questo si può fare solo attraverso il lavoro». Dunque, Walter Alfredo Novellino ed il suo Avellino ci proveranno a mantenere il primato d’inizio stagione, ovvero rimanere nella parte sinistra della classifica; d’altronde il detto recita che chi ben incomincia è a metà dell’opera. «Ma noi siamo solo all’inizio – chiosa sorridendo il Monzon di Montemarano – e per questo non possiamo e non dobbiamo permetterci distrazioni, consapevoli di affrontare stasera un’ottima squadra costruita per centrare traguardi importanti. Il nostro è di una salvezza serena, tranquilla e quello che sto vedendo dal ritiro di Cascia, è un work in progress confortante, popolato da mentalità e concentrazione giuste e da assimilazione di tattica rassicurante, quindi proveremo a fare risultato». Gli uomini. «Provando e riprovando – dice il tecnico, tirando un sospiro profondo e riferendosi al forfait di D’Angelo – in allenamento come nella vita può succedere l’irreparabile ma opteremo per altre soluzioni non certo di rincalzo, adatte a contenere ed a gestire la perdita del capitano». Due filosofie di gioco diverse quelle di Tesser e Novellino, però abbastanza complementari, con il primo votato all’offensiva e l’altro alla cura del non possesso che però è una copertura intelligente ad un gioco all’occorrenza d’attacco con i due esterni oltre alle punte. «Sì, è vero, si tratta di ingredienti per una gara che si preannuncia interessante – rivela Novellino -, che mi vedrà opposto ma solo sul campo, ad un vecchio amico e collega, anche in campo ai tempi di Perugia e Catania. Il suo è un 4-4-2, il mio uno schieramento che vede gente che lavora dentro le linee e non vedo l’ora di giocare. Tutte le gare sono segnali e conferme del lavoro impostato e svolto; sono convinto che si possa giocare anche con due punte».
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