La squadra di Novellino dopo 6 giornate ha collezionato 10 punti: il secondo migliore rendimento degli 5 ultimi anni nel campionato cadetto. Perché prima c’è l’Avellino di Rastelli, era la stagione 2014-2015, con 11 punti: sappiamo tutti come finì, con il sogno della serie A che si infranse sulla traversa del «Dall’Ara». Nove quelli conquistati un anno prima, da neo promossa. Negativo invece il rendimento delle ultime due stagioni: con Tesser alla guida i lupi ne avevano messi in cassaforte solo 4, 3 nella gestione Toscano. Il trend dunque è più che positivo, ma perché continui ad esserlo serve continuità di rendimento: altro concetto sul quale Walter Novellino insiste come un carrarmato in ogni allenamento che fa. Il mese di ottobre che è alle porte infatti sarà caldissimo, nonostante l’estate sia finita lasciando spazio all’autunno. Si comincia sabato prossimo (ultimo giorno di settembre) quando al Partenio Lombardi arriverà l’Empoli, ferito dopo il primo ko contro il Cittadella. Subito dopo (l’8 ottobre) Ardemagni e compagni sono attesi dalla trasferta di Bari ( stadio da cui i lupi sono sempre usciti sconfitti nelle ultime due stagioni). Il 15 ottobre invece, di domenica alle 17,30, ecco l’atteso derby con la Salernitana tra le mura amiche. Una settimana dopo c’è la gara dello stadio Adriatico dove ad attendere l’Avellino ci sarà il Pescara di Zeman. Ma non c’è tregua: martedì 24 alle 20,30 ecco il turno infrasettimanale: al Partenio Lombardi arriva la Pro Vercelli dell’ex Jidayi. Il mese terribile si chiude (domenica 29) con una sfida di lusso contro il Parma di D’Aversa, al Tardini. Sei gare difficili e ravvicinate in trenta giorni: sei gare che permetteranno all’Avellino di capire se l’inizio sprint è stato veritiero oppure no. Walter Novellino il calendario lo conosce bene, ma è perfettamente consapevole che è obbligatorio fare un passo alla volta, senza guardare troppo in là, altrimenti si rischia di fare solo confusione. Ieri la squadra biancoverde è tornata ad allenarsi e, come sempre, prima di cominciare a lavorare l’allenatore ha tenuto tutti a rapporto al centro del campo. L’analisi è stata sempre rivolta prima alle cose da migliorare, vedi il gol di Maniero incassato quasi a giochi finiti, e poi di quelle che funzionano. Allenamento ridotto per Migliorini, che deve sempre gestire i fastidi al ginocchio sinistro, e per Rizzato, ancora alle prese con leggeri fastidi muscolari. Per Gavazzi invece i tempi di recupero restano ancora un punto interrogativo visto l’inizio di stagione così complicato e la assenza della preparazione poichè in ritiro con il resto della squadra non c’è stato.
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