Sono stati assolti dopo cinque anni di processo e dopo una condanna all’ergastolo in primo grado annullata con rinvio dalla Cassazione e nell’aula del Tribunale scoppia la festa dei familiari. Si tratta di Giuseppe Attanasio, (difeso dagli avvocati Antonio Abet e Leopoldo Perone) e il fratello Andrea Attanasio (difeso da Salvatore Impradice e Mauro Valentin). Entrambi nipoti del boss di San Giovanni a Teduccio e cognati del boss di san Giorgio a Cremano, Vincenzo Troia. I due fratelli erano accusati di essere gli autori dell’omicidio di Agostino Ascione ucciso il 10 gennaio del 2009. Accusati dal pentito Giovanni Gallo, che aveva riferito agli investigatori di aver aver da “specchiettista” per i due fratelli il giorno dell’omicidio. Ma la difesa dei due imputati, con una lunghissima battaglia in aula è riuscita a dimostrare e convicenre la Corte che il pentito è credibile solo quando accusa se stesso. Gallo aveva raccontato agli investigatori che Ascione sarebbe stato ucciso, da Andrea Attanasio su indicazione del fratello Giuseppe Attanasio per una fatto di famiglia. Per liti sorti con alcuni camorristi di San Giovanni a Teduccio. I due fratelli Attanasio sono imparentati da parte di madre con i più potenti Formicola di Taverna del Ferro. Secondo Gallo sarebbe stato lo stesso gallo a raccontargli tutti i dettagli dell’omicidio. la difesa dei due fratelli ha smontato il racconto del pentito, anni di indagini con intercettazioni, appostamenti e interrogatori. E ora comincia la ricerca di killer e mandati.
(nella foto Giuseppe Attanasio)
Articolo pubblicato il giorno 29 Settembre 2017 - 08:11 / di Cronache della Campania