Arzano. Mancati controlli edilizi, distruzione di atti e ingerenza della politica: ecco il quadro che emerge nell’inchiesta condotta dai carabinieri di Arzano che ha colpito una decina degli agenti della Polizia municipale. Miglia di pagine di intercettazioni, pedinamenti, sopralluoghi a partire dal 2006 e che vede finire nel mirino degli 007 quasi l’intero comando. Uno spaccato inquietante, fatto di veri e propri gruppi di pressione dediti alla sparizione fraudolenta di sopralluoghi contro l’abusivismo edilizio, pressioni su alcuni dirigenti all’urbanistica per decretarne le dimissioni e finanche un viaggio pagato da un tecnico ed un imprenditore ad un dirigente della Polizia municipale. Chi si ribella – scrivono gli inquirenti -, viene indicato come “nemico da abbattere”. Ovviamente, e bene dirlo, si tratta di atti facente parte integrante dei provvedimenti cautelari dei mesi scorsi che i magistrati hanno voluto aggiungere alle già corpose indagini per certificare cosa avvenisse già dal 2006 all’interno del comando di via Ferrara. L’indagine, menzionata nelle recenti ordinanze denominata “Lavori in corso “ , ha avuto inizio nel febbraio 2005 allorquando veniva pubblicato un articolo dal titolo “Concessioni edilizie a valanga: Ufficio tecnico nella bufera”. Nei mesi successivi diverse furono le pratiche esaminate e altrettanti i sequestri operati. “L’impressione ricavata dall’esame della documentazione acquisita oltre che dalle successive indagini tecniche disposte – fanno emergere gli investigatori – , è stata quella della esistenza di un gruppo che ha potuto, forte sia del proprio ruolo istituzionale quanto di una totale mancanza di altrui controllo, gestire il grande business delle opere edilizie spesso poste in essere in violazione delle leggi e degli strumenti urbanistici vigenti sul territorio. I cardini di questo sistema sono stati individuati oltre che nei tecnici privati ed in alcuni componenti l’ufficio Urbanistico comunale anche in personaggi deviati del locale Comando di Polizia Municipale. Il radicato sistema di illegalità che al pari di un cancro ha attaccato strutture comunali quali la Polizia Municipale e l’Ufficio Urbanistica emerge dalla telefonata n.515 registrata, alle ore 10:02, in entrata sull’utenza telefonica n.081/7313040 in uso al Comando di Polizia Municipale del Comune di Arzano. Nella conversazione l’avv. civilista omissis, non esita a chiedere prima al vigile omissis e poi al Maresciallo omissis di annullare un sequestro effettuato per violazione alle norme urbanistiche. Dalla Lunga conversazione emerge chiaramente che quanto richiesto dal noto avvocato era stato anche nel recente passato un fatto che rientrava pressoché nella normalità. Ciò si evidenzia allorquando l’avvocato davanti ai tentennamenti del Maresciallo omissis gli ricorda un favoritismo fatto al figlio di tale Omissis in relazione ad un esercizio commerciale di Via A. Pecchia. Legenda – Avv:- Maresciallo:-
Avv:- In tanti altri casi, cose del genere che hanno raggiunto l’obiettivo, anchè di fronte .. diciamo..
Maresciallo:- Avv omissis..in altri.. mi senti..scusa.. mi fai parlare.. te lo posso dire io perché mi costa a me, in altri casi fatti in questo modo è quando l’architetto cioè l’architetto o il tecnico comunale o chi per esso ha .. ha eseguito la situazione quindi mi ha cambiato la relazione tecnica dal momento che quello mi cambia la relazione tecnica io sto a posto… come ufficio e come persona.. ma se quello non mi cambia la relazione tecnica io non posso fare niente..
Avv:- lo stesso episodio è capitato di sabato mattina con il figlio di omissis a via Pecchia eh .. eh..e pure lì si aspettò il lunedì il martedì..
Maresciallo:- ma la era una cosa amministrativa era diversa..era il fatto della vetrina
Avv:-no.. no.. li parlavano addirittura ..
Maresciallo:-la vetrina.. era vetrina..vabbò quello ..(ndr non si comprende)..sequestro perchè comunque era una vetrina che bene o male era un abusivismo di una cosa esistente che poi lui l’ha ampliata fa fatto e quell’altro, ma era una vetrina non era una costruzione..
Avv:-no.. no…
Maresciallo:- la.. la in quel caso si è potuto sorv..ovviare.
Avv:-si quello la si voleva.. si voleva sequestrare eh.. eh.. si disse.. aspettiamo il lunedì mattina perché questo ripristina …
Maresciallo:-ma scusa Avv.. se io al magistrato gli mando una relazione per una vetrina il magistrato non me la convalida a me , a me perchè ..è arrivata oltre i termini .. ma la convalida d’ufficio .. ma è per la vetrina tiene considerazione che è la vetrina.. ma una costruzione di quella come fai tu..perchè poi ( le due voci si accavallano)..scusa eh
Avv:-risulta evidente dalla relazione”. Il chiaro riferimento all’abuso commesso dai Vigili Urbani in favore di tale omissis.
“Il coinvolgimento dei Vigili oltre che dalla telefonata intercorsa tra l’avv ed il Maresciallo emerge anche dalle spontanee dichiarazioni rese dallo stesso omissis. Ma l’avvocato non si era solo limitato a chiedere la sparizione del sopralluogo, cambiare relazioni, annullare protocolli, sopprimere atti, annullare sequestri già compiuti”. In questo sistema – scrivono nero su bianco gli investigatori – chi si oppone è indicato come principale “nemico da annullare”:- è questo il caso dell’Arch. Omissis sul conto della quale l’avv. e il maresciallo si intrattengono a dialogare con giudizi nello stralcio della già telefonata n.515:-
Maresciallo:-ma teniamo la dirigente Omissis.. quella non gli passa per la testa nessuno, quella non fa un favore nemmeno al padre e la madre se vengono, figurati un po
Avv:-Abbiamo fatto interrogazioni in consiglio di continuo ..
Maresciallo:- eh vedi un poco in che situazione stiamo noi
Avv:- L’ho fatta una “chiavica” da vicino insomma, non è che.. dopo averglielo detto in consiglio comunale.
Maresciallo:- Quella omissis con i problemi che stanno avendo all’Ufficio Tecnico ha quattro occhi aperti .. indubbiamente… per questo dico
Avv:-vabbò .. il problema
Maresciallo:-Io sto parlando con te. Se tu mi garantisci che lunedì mi cambia la cosa non ci stanno problemi… però me lo devi garantire
Avv:-questa è una persona che io non conosco.. (le due voci si accavallano)
Maresciallo:-e figurati un pò
Avv:- quindi non so nemmeno se è una persona animata da buon senso che gli interessa l’obiettivo e non la forma
Maresciallo:- noo..quella vuole la forma, questi sono di passaggio per Arzano allora praticamente ..arch omissis non tiene problemi..
Avv:- se questa mi dice no.. con tutta la buona volontà i dati sono questi io ho fatto anche gli atti eccetera eccetera… comunque c’è di fatto che questa cosa non ha venti anni
Maresciallo:- Avv il fatto è che l’arch. sta creando problemi perché se ne vuole andare da Arzano per i problemi sul comune e quindi sta creando problemi appresso appresso ma giustamente non è che è quello il problema
Avv:- il problema è di convincere il .. chi ha fatto il verbale
Maresciallo :- e per questo ti dico.. se tu mi garantisci che il tecnico lunedì mi cambia la relazione per me non ci stanno problemi.. però devo essere coperto pure io. Nella loro conversazione il Maresciallo e l’Avv., fanno esplicito riferimento in modi non certo lusinghieri, all’arch. Le indagini intanto vanno avanti spedite, e nel breve potrebbero esserci ulteriori risolti. Anche se i soggetto citati, sono tutti da dichiararsi innocenti fino ad una eventuale sentenza definitiva. Intanto, ancora un nulla di fatto dal comune per la nomina di un avvocato per la costituzione di parte civile nel procedimento contro i furbetto del cartellino. Vicenda già finita al vaglio della commissiona Antimafia.
Salvatore Baldini
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