Arzano. Furbetti del cartellino: Costituzione di parte civile del comune a rischio. C’è la delibera ma non l’avvocato che dovrebbe rappresentare l’Ente dinanzi ai giudici. Commissione Antimafia al lavoro, al vaglio possibili ed ulteriori audizioni sulla vicenda. Con delibera nr. 2 dell’otto agosto scorso, la giunta presieduta dal sindaco Fiorella Esposito, aveva approvato l’atto con la quale il comune si costituisce parte civile nel procedimento relativo all’udienza preliminare del 18 ottobre prossimo nella quale si discuterà della richiesta rinvio a giudizio avallata dal Gip Fabrizio Finamore a seguito di ordinanza cautelare di sospensione dal servizio per il reato di falso ideologico che aveva colpito il colonnello Angela Errichiello, comandante del corpo, il capitano Domenico Barone e il sottufficiale Luigi Marigliano. Ma ad oggi, mancherebbe ancora la nomina dell’avvocato incaricato. Se l’individuazione di un avvocato non dovesse avvenire in tempi brevi, il comune si ritroverebbe in una situazione paradossale con tutte le conseguenze del caso in mancanza dell’applicazione della legge. I tre vigili, secondo le accuse mosse dalla Procura Napoli Nord, tra cui il comandante, sono accusati di aver utilizzato impropriamente i badge in dotazione. I cartellini marcatempo sarebbero stati consegnati in circostanze diverse ad uno solo degli agenti che avrebbe provveduto di volta in volta all’inserimento nell’apposito sistema anche per gli altri due. Ciò per far risultare, falsamente, la loro presenza in ufficio, così da indurre in errore l’amministrazione sulle di ore di lavoro effettivamente svolte, e, di conseguenza, far sì che le relative indennità fossero ingiustamente corrisposte, con conseguente danno erariale per il Comune di Arzano. Le indagini, sono state compiute anche mediante l’ausilio di più telecamere nascoste installate negli uffici del Comando dei vigili. Ovviamente, sono tutti da ritenersi innocenti fino a sentenza definitiva.
Salvatore Baldini
Articolo pubblicato il giorno 28 Settembre 2017 - 13:18