Napoli, cadavere di un pony ritrovato tra i rifiuti nelle discariche sotto al Ponte Fiat nella zona industriale. Il video
E’ stato arrestato dalla polizia per porto di oggetti atti ad offendere, tentato omicidio pluriaggravato, lesioni personali e danneggiamento aggravato, il presunto responsabile – un uomo di 53 anni residente a Spello – dell’aggressione avvenuta oggi negli uffici del tribunale civile di Perugia, in seguito alla quale due giudici e un impiegato amministrativo sono rimasti feriti in modo non grave. L’uomo, che era stato immediatamente condotto in questura, e’ stato ora rinchiuso nel carcere di Capanne, a disposizione dell’Autorita’ giudiziaria. Secondo quanto riferito dalla questura, l’aggressore aveva con se’ due coltelli (e non uno come si era appreso inizialmente). L’uomo si e’ introdotto nell’edificio che ospita il Tribunale civile di Perugia e si e’ diretto nella stanza della giudice Francesca Altrui. Una volta raggiunta, ha estratto un coltello ed ha tentato di colpirla riuscendo a ferirla alle spalle. In soccorso della donna e’ intervenuto il collega magistrato, raggiunto anch’egli da un fendente ed un dipendente del Tribunale, rimasto contuso. I poliziotti, bloccato il responsabile, hanno coadiuvato i soccorsi prestando la prima assistenza alle vittime in attesa dell’arrivo del personale del 118. Trasportati in ospedale, i due giudici non sono in pericolo di vita. L’impiegato, invece, e’ stato medicato sul posto. Sul posto sono giunti due equipaggi delle Volanti, una pattuglia del Posto di polizia del Centro storico e un equipaggio in servizio di vigilanza dinamica agli Uffici giudiziari che hanno rintracciato il responsabile. Sono ora in corso gli accertamenti finalizzati a chiarire le motivazioni dell’accaduto.
“Al Tribunale civile di Perugia non c’e’ alcuna misura di sicurezza, chiunque puo’ entrare e raggiungere le stanze dei magistrati: cio’ nonostante i casi gia’ denunciati negli ultimi anni di intimidazione ai danni di piu’ colleghi, fra cui la stessa ferita oggi”. A denunciarlo e’ Luca Semeraro, da pochi giorni consigliere in Cassazione a Roma, ma fino al 12 settembre scorso magistrato del Tribunale di Perugia. “I sistemi di sicurezza sono installati nel palazzo di fronte, alla procura generale e alla Corte d’Appello – dice Semeraro -. Nella sede del Civile non vi e’ forza pubblica. I primi aiuti sono stati del collega Rana, anche lui ferito e del personale di cancelleria. Saranno stati minuti infiniti. I sindacati e il presidente del Tribunale hanno mandato decine di lettere almeno dal 2015 per denunciare la mancanza di sicurezza. Il Comitato provinciale per la sicurezza e l’ordine pubblico ha dichiarato il secondo livello di rischio, ma non e’ successo niente – conclude Semeraro – E’ un episodio gravissimo che non va minimizzato”.
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