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A 88 anni muore Gastone Moschin, l’indimenticabile architetto Melandri di Amici miei

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E’ morto a ottantotto anni Gastone Moschin. L’attore è scomparso oggi pomeriggio nell’Ospedale Santa Maria di Terni dove era ricoverato da qualche giorno. A renderlo noto è stata la figlia attraverso un post su Facebook: “Addio papà, per me eri tutto.”. Negli anni Cinquanta inizia la sua carriera come attore teatrale, facendo parte prima della Compagnia del Teatro Stabile di Genova e del Piccolo Teatro di Milano, poi collaborando con il Teatro Stabile di Torino. Attore poliedrico e capace, inizia la sua attività cinematografica nel 1955 con La rivale, di Anton Giulio Majano; a partire da quello stesso periodo è stato attivo, seppur in maniera saltuaria, anche come doppiatore: per il cinema ha prestato la propria voce a Livio Lorenzon in Il vedovo e a Morando Morandini in Prima della rivoluzione. Nel 1959 esordisce nella commedia all’italiana con il film Audace colpo dei soliti ignoti, ma il ruolo che lo farà emergere sarà quello del codardo Carmine Passante nel film Gli anni ruggenti del 1962. Da qui in poi Moschin si dimostrerà una presenza assidua nelle commedie dell’Italia alternando ruoli da protagonista a ruoli da spalla di lusso. Nel 1969 esordisce nello spaghetti western con il commercialmente sfortunato Gli specialisti dello specialista del genere Sergio Corbucci. Nel 1970, stesso anno della sua partecipazione al Conformista di Bernardo Bertolucci, interpreta un raro esempio di film fantasy italiano, L’inafferrabile invincibile Mr. Invisibile di Antonio Margheriti. Nel 1971 è un laido monsignore in Roma bene di Carlo Lizzani. E’ ad ogni modo un ruolo brillante quello a cui Moschin deve la popolarità maggiore, vale a dire il ruolo dell’architetto inguaribilmente romantico Rambaldo Melandri, protagonista, al fianco di Ugo Tognazzi, Philippe Noiret, Adolfo Celi e Duilio Del Prete, della saga di Amici miei. Il primo film, diretto da Mario Monicelli, esce nel 1975 e si classifica al primo posto negli incassi della stagione. Il seguito, sempre diretto da Monicelli e con Renzo Montagnani che sostituisce Duilio Del Prete, esce nel 1982 e si rivela il terzo incasso stagionale ed il film italiano più visto dell’anno. Il terzo film, diretto da Nanni Loy, esce nel Natale del 1985, e pur avendo un successo inferiore, regala a Moschin un secondo Nastro d’Argento. Intensa l’attività televisiva dell’attore, che inizia nel 1955 con Istantanea sotto l’orologio di Gastone Tanzi ma viene lanciato nel decennio successivo con alcuni popolari sceneggiati di Sandro Bolchi, fra cui Il mulino del Po (1963) e I miserabili (1964). E’ stato tra gli insegnanti della scuola di recitazione “Mumos” a Terni organizzata con la ex moglie Marzia Ubaldi e la figlia Emanuela.

Articolo pubblicato il giorno 4 Settembre 2017 - 20:59

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