Trenini antichi e slow per riscoprire con calma paesaggi straordinari viaggiando senza fretta tra le meraviglie del patrimonio italiano. Ma anche i ‘ferrocicli’ per riscoprire il mondo pedalando sui binari. Approvata all’unanimita’ in Senato, arriva la nuova legge sulle ferrovie turistiche fortemente voluta dal ministro della cultura Franceschini anche per dare una mano al turismo sostenibile. “Centinaia di chilometri di linee ferroviarie straordinari che percorrono paesaggi incredibili e non sono adeguatamente utilizzate”, commenta il ministro, sicuro che con la nuova legge si possa “intervenire con successo e rafforzare quel turismo sostenibile e di qualita’ di cui l’Italia ha bisogno e che e’ centrale nel Piano strategico del Turismo”. La nuova legge, spiegano dal Mibact, mira a salvaguardare e valorizzare le tratte ferroviarie, dismesse o sospese, caratterizzate da particolare pregio culturale, paesaggistico e turistico, nonche’ le relative stazioni, opere d’arte e pertinenze. L’individuazione delle tratte ferroviarie interessate avverra’ con decreto del Ministro delle Infrastrutture e dei trasporti, di concerto con il Ministro dei beni e delle attivita’ culturali e d’intesa con la Conferenza Stato-Regioni, in coerenza con il Piano Strategico del Turismo. In sede di prima applicazione la legge individua gia’ alcune tratte ferroviarie ad uso turistico e, in particolare: a) Sulmona-Castel di Sangro; b) Cosenza-San Giovanni in Fiore; c) Avellino-Lioni-Rocchetta Sant’Antonio; d) Sacile-Gemona; e) Palazzolo-Paratico; f) Castel di Sangro-Carpinone; g) Ceva-Ormea; h) Mandas-Arbatax; i) Isili-Sorgono; l) Sassari-Palau Marina m) Macomer-Bosa; n) Alcantara-Randazzo; o) Castelvetrano-Porto Palo di Menfi; p) Agrigento Bassa-Porto Empedocle; q) Noto-Pachino; r) Asciano-Monte Antico; s) Civitavecchia-Capranica-Orte; t) Fano-Urbino. Nell’ambito delle attivita’ di valorizzazione dei tratti di ferrovia interessati potranno essere coinvolte associazioni e organizzazioni di volontariato operanti nei settori ferroviario, turistico, culturale e ambientale. Si segnala, infine, che la legge prevede la possibilita’, evitando ovviamente ogni forma di promiscuita’ con la circolazione dei treni, che sulle linee ferroviarie dismesse o sospese possano circolare i cosiddetti ferrocicli, vale a dire veicoli a pedalata naturale o assistita su rotaia.
Articolo pubblicato il giorno 2 Agosto 2017 - 21:19