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Napoli, bibite e docce in città per fonteggiare “Lucifero”

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Per fronteggiare il caldo africano di “Lucifero”, che nei prossimi giorni raggiungera’ il picco massimo praticamente in tutta Italia, il Comune di Napoli – per il periodo da bollino rosso – ha predisposto l’attivazione di un servizio in tre zone “operative” del capoluogo partenopeo (I e II Municipalita’; III, V, IX, X Municipalita’ e IV, VI, VII, VIII Municipalita’). In citta’, dove si sfiorano i 40 gradi, si vedono molti cittadini e turisti alla ricerca di zone d’ombra per ripararsi dal sole cocente e fontanelle per rinfrescarsi. Il servizio di assistenza per le persone piu’ in difficolta’, dotato di unita’ di pronto intervento, comunque, sara’ attivo per tutta l’estate, per 12-13 ore. Previsto anche un servizio di accoglienza che attualmente copre 125 utenti. Verranno messe a disposizione 400 bottiglie di Coca cola, 200-300 bottiglie di the e aranciata dal Centro “La Tenda”. La situazione dei bagni pubblici e docce appare piu’ complessa, ma allo stato attuale, si potra’ usufruire delle strutture convenzionate o dei centri di volontariato. L’assessore comunale al Welfare, Roberta Gaeta, fa anche sapere che e’ stata stipulata un’intesa con il Banco alimentare per cani e gatti. Dunque, le persone senza dimora potranno avere del cibo anche per i propri eventuali animali d’affezione. L’assessore Gaeta ha inoltre proposto di coinvolgere alcuni interpreti dell’Istituto Universitario Orientale per tradurre una mappa con le indicazioni utili in arabo, inglese, francese, cirillico e srilankese. Entro i prossimi giorni si provvedera’ ad attivare una mailing list coi partecipanti al Tavolo, aggiungendo l’Unita’ Operativa Tutela Emergenze Sociali e Minori e la Protezione civile. Per ora, nelle strutture sanitarie della citta’, come l’ospedale Cardarelli, il flusso dei pazienti definiti a rischio quando le temperature e l’afa sono cosi’ alte (cardiopatici e anziani) e’ nella norma del periodo estivo. Pronte a fronteggiare eventuali richiesta provenienti dalle Asl e dagli enti locali della Campania, anche le strutture della protezione civile regionale con i volontari. 


Articolo pubblicato il giorno 2 Agosto 2017 - 13:13

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